Monica Colombo e Guido De Carolis per il Corriere della Sera
Nessuna via preferenziale, il calcio dovrà aspettare. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è molto cauto, anzi tira il freno, sull' eventuale ripartenza della serie A.
«Per avventurarsi a fare una data per la ripresa del campionato bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c' è. Il ministro Spadafora sta seguendo con grande attenzione il mondo dello sport. Bisogna prima capire e aspettare che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in condizioni di massima sicurezza».
Tutt' altro che un messaggio d' apertura quello inviato al mondo del calcio. A sentire le sue parole, la traversata nel deserto rischia di essere lunga. La Lega serie A e la Figc attendono di parlare direttamente con il presidente del Consiglio: da giorni è annunciato un confronto, ancora non c' è stato. Dalla Lega serie A non filtra sorpresa per la chiusura di Conte, in molti se l' aspettavano, ma oggi i club si riuniranno per valutare la situazione.
Se la ripresa del campionato è in là da venire, si continua a discutere anche su come ricominciare ad allenarsi. Conte ha sottolineato che «da lunedì 18 maggio riprendono gli allenamenti degli sport di squadra, anche il calcio».
Un' altra doccia gelata però è arrivata dal Parma, unica squadra di serie A che domani ripartirà con gli allenamenti collettivi tenendo in ritiro giocatori e staff per le prossime due settimane. Il club emiliano ha annunciato che l' intero gruppo squadra, composto da circa una sessantina di persone, è stato sottoposto a tamponi e test sierologici.
All' esito degli esami, «due calciatori sono risultati positivi al primo tampone e negativi al secondo. Gli atleti, entrambi in ottime condizioni fisiche e asintomatici, sono stati comunque posti in immediato isolamento e la società li terrà costantemente monitorati». Ricominciare è sempre più difficile e non ci saranno sconti per nessuno.
Un assaggio si è avuto ieri.
Gli ispettori della Procura federale, attivati dalla Figc, hanno fatto visita al centro tecnico della Lazio a Formello e a quello del Napoli a Castel Volturno, mentre le squadre si stavano allenando, per verificare il rispetto dei protocolli.
Proprio la Lazio nei giorni scorsi è finita nell' occhio del ciclone per le «partitelle» giocate a Formello, al momento vietate. Gli ispettori si sono poi trattenuti a parlare con il presidente del club, Claudio Lotito. Stesso blitz a Napoli. È stato Rino Gattuso a parlare con gli ispettori: questa è una società seria, vi mostro i video di tutta la settimana, il succo del discorso del tecnico. Qui tutto è apparso regolare.
Intanto la Lega serie A ha consegnato alla Figc le richieste di correzioni al protocollo per gli allenamenti collettivi.
La Figc le girerà ai ministri della Salute e dello Sport e poi saranno inviate al Comitato tecnico scientifica che all' inizio della prossima settimana dovrebbe pronunciarsi. Ieri i rappresentanti della Lega sono stati in continuo contatto con Governo e Cts. Il nodo principale resta la quarantena. Senza la certezza di non dover mandare in isolamento tutta la squadra in caso di un giocatore positivo i club faticano a ripartire. Dopo le parole di Conte anche di più.