Da.Mas. per “Libero quotidiano”
Nonostante la strategia "zero Covid" il numero dei positivi in Cina è in aumento. E Shanghai è l'area più colpita, con 20mila casi segnalati, un nuovo record per la città. Come se non bastasse, il lockdown sta producendo tensione e rabbia tra la maggior parte dei quasi 26 milioni di residenti bloccati nelle case, alle prese con gravi problemi per ottenere carne, riso e altri generi alimentari essenziali, mentre si svuotano sensibilmente i supermercati online per le enormi richieste.
Un disastro. Senza contare la questione della separazione dei minori contagiati dai propri genitori. Chi risulta positivo, anche se asintomatico, viene portato in strutture adibite per la quarantena, alcune delle quali consentono ora la sistemazione delle famiglie a seguito delle proteste, soprattutto della comunità straniera.
Ma è bufera sui social mandarino come Weibo o WeChat e anche su Twitter. Che mostrano foto e commenti di uno scenario impossibile da gestire. «Hanno avuto due anni di tempo per prepararsi e si sono fatti cogliere di sorpresa», ha confidato all'Ansa un manager italiano chiuso in casa da quasi tre settimane. Le denunce imbarazzano Xi Jinping e tutto il Partito comunista in un anno in cui lo stesso presidente Xi Jinping tenterà di rompere con la tradizione puntando a un inconsueto terzo mandato di 5 anni da leader.
Il caso Shanghai dimostra il fallimento della "tolleranza zero" e del rigido isolamento dei positivi asintomatici. Un mix che fa emergere costi umani ed economici altissimi.
Tanto più che i casi in tutta la Cina registrati mercoledì scorso erano 23.107, di cui solo 1.323 accertati e il resto costituito da portatori asintomatici. Una domanda sorge spontanea: non sarà troppo applicare a tutti (malati e non) lo stesso lockdown e le stesse restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus? Tanto più che ci sono Paesi che pur non applicando nessuna restrizione per la pandemia ne sono usciti alla grande.
Nel frattempo il capo del Pcc di Shanghai, Li Qiang, ha promesso un grosso impegno per velocizzare il processo di raccolta, invio, controllo, segnalazione e verifica dei campioni dei test anti-Covid: «Dobbiamo agire il più velocemente possibile per recuperare i casi positivi e individuare le persone infette».
Ma dimentica che le limitazioni imposte in oltre una ventina di città cinesi stanno mettendo in crisi il sistema dei trasporti delle merci, complicando una situazione già complessa a causa della pandemia. Intanto si blocca l'economia della Cina con conseguenze importanti per il resto del mondo.
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