Davide Maniaci per “il Corriere della Sera”
«Riaprite il caso: non è stata una tragica fatalità, ma omicidio». La famiglia di Polina Kochelenko, l'ex modella e l'allevatrice di cani di origini russe, morta il 17 aprile 2021 nelle campagne di Valeggio, in provincia di Pavia, cerca verità. La madre Anna non crede alla prima ricostruzione, quella che vede Polina, 35 anni, annegata nella roggia Malaspina per salvare i suoi cani.
Era a 500 metri da casa. Al giudice delle indagini preliminari Maria Cristina Lapi è stata presentata, da parte dei familiari, l'opposizione all'archiviazione che è stata chiesta dalla Procura della Repubblica di Pavia. Il 6 giugno sarà il giorno in cui se ne discuterà, per arrivare a una pronuncia definitiva, che determinerà se riaprire le indagini o chiuderle per sempre. Una vicenda misteriosa.
L'autopsia non ha evidenziato segni di violenza sul cadavere, rinvenuto dai sommozzatori dei vigili del fuoco dopo che mezzo paese e la protezione civile si erano mobilitati per le ricerche. La madre aveva dato l'allarme: dovevano vedersi quel sabato mattina, ma Polina non è mai arrivata. Il suo cellulare, che ha squillato a vuoto per decine di volte, è stato trovato sul ciglio del fosso insieme a due guinzagli, riposti in modo ordinato.
Nella serata del 16 aprile, come faceva sempre, Kochelenko si era recata in campagna con cinque cani, di cui 3 di razza pastore tedesco di proprietà di un centro cinofilo con il quale collaborava come istruttrice. Forse si era tuffata per salvarne alcuni caduti in acqua, perdendo i sensi. L'autopsia sul cadavere non ha riscontrato segni di violenza.
Gli animali però, del valore di almeno 4 mila euro l'uno, non vennero mai ritrovati né nelle acque del canale, né in altri luoghi. Una circostanza che ha fatto da subito dubitare i familiari della ricostruzione. Molte le circostanze anomale: Polina è annegata nel canale irriguo dove la corrente quel giorno era forte, ma l'acqua è alta poche decine di centimetri. I cani di alta genealogia e molto costosi non sono mai stati rinvenuti, né vivi a seguito delle numerose segnalazioni anche ad opera dei media, né morti nei canali irrigui nonostante i tanti appelli sui social.
La giovane era un'abile nuotatrice, una donna sportiva ed in piena forma fisica. Per questo i parenti avevano deciso di assumere un investigatore privato. Rimane anche il mistero del profilo Facebook della giovane: secondo un'appassionata di criminologia, che ha inviato due esposti alla Procura, «qualcuno» mesi dopo la sua morte avrebbe cancellato alcune foto e dati relativi agli spostamenti della giovane. Forse conosceva le sue credenziali d'accesso. Un particolare di cui non esistono prove certe, né un motivo plausibile, ma che la famiglia (difesa dall'avvocato Tiziana Barrella del foro di Santa Maria Capua Vetere) ritiene sufficiente per opporsi all'ipotesi dell'incidente.
Polina Kochelenko, dopo una laurea in giurisprudenza, un master, il tirocinio in uno studio legale, era stata per anni una modella, aveva partecipato al reality show «L'isola di Adamo ed Eva», 6 anni fa su Deejay Tv.
Cercava l'amore, dopo «una vita sentimentale che era un vero disastro», come aveva detto lei stessa. Da qualche mese Polina si era trasferita da Torino a Valeggio, un centro di 200 abitanti in mezzo alla campagna. La casa con l'ampio terreno, dove viveva da sola, era l'ideale per i cani. Nella sua nuova vita, durata molto meno del previsto e conclusa in modo tragico, collaborava come addestratrice per allevamenti della zona e aveva trovato qualche amico: i suoi familiari chiedono ora di indagare in modo approfondito.
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