Alla gente, alla stampa, chiediamo: fermatevi. Abbiamo letto sulla nostra tragedia tante inesattezze e tanti giudizi trancianti che ci feriscono, quando nessuno, tranne noi, sa che cos'è successo. Quello che ci ha fatto più male è il commento del parroco don Guidotti: lo andrò ad incontrare e gli dirò qual è la mia idea di un comportamento cristiano, molto diverso dalla sua. Mia figlia è stata vittima e va difesa, non solo da un prete. La colpa è di chi stupra, non di chi ne è vittima".
La mamma della ragazza di 17 anni che a Bologna ha denunciato di aver subito uno stupro, dopo una serata in piazza Verdi, lancia attraverso l'ANSA un appello chiedendo rispetto. "Siamo una famiglia di forti valori", ha aggiunto. "Mia figlia - ha detto ancora la madre della ragazza - ha subito una violenza in un attimo di grande difficoltà. A questo oltraggio si è aggiunto il commento di uno stormo di sciacalli".
"Avrà pure usato una frase infelice don Lorenzo Guidotti, della quale ha fatto bene a scusarsi, ma nella sostanza ha perfettamente ragione nel denunciare la cultura dello sballo, e spiace che troppi abbiano cercato di fargli fare la fine del grillo parlante". Aveva detto Carlo Giovanardi, parlamentare di Idea Popolo e Libertà, che chiama in causa anche Collodi. "Ricorderete infatti che il grillo parlante sgrida Pinocchio chiamandolo 'povero grulloncello' e gli pronostica o 'l'ospedale o la prigionè quando il burattino gli spiega di volere nella vita 'mangiare, bere, dormire, divertirsi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo'. Ma alla fine la "morale della favola" è che "i veri amici di Pinocchio non erano i tanti Lucignolo, che lo spingeva verso la rovina ma il fastidioso Grillo Parlante dalla cui parte mi schiero con convinzione".
"La mia solidarietà alla ragazza - dice Matteo Salvini, segretario della Lega - . Nella violenza non esiste la differenza tra sobri e ubriachi. Nelle parole del prete c'è anche un fondo di verità: evidentemente bisogna stare attenti a quello che si fa e a chi si frequenta. È un invito per tutti. Piazza Verdi a Bologna non è esattamente il salotto buono della città: se ci vai minorenne, ubriaca (e vorrei sapere cosa ne pensano i genitori) evidentemente non vai alla prima del teatro alla Scala".
Più severa dei due politici la Curia bolognese guidata dall'arcivescovo Zuppi, che ha preso le distanze e affisso il suo comunicato sul portone della Chiesa di San Domenico Savio: "opinioni sue personali, che non riflettono in alcun modo il pensiero e la valutazione della Chiesa, che condanna ogni tipo di violenza". Il comunicato diffuso ieri dalla curia è stato affisso all'ingresso della Parrocchia di San Domenico Savio, di cui è parroco don Guidotti.
Il profilo del sacerdote su Facebook intanto è sparito.