Estratto dell'articolo di Sara Gandolfi,Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
«Il Brasile è stato isolato dal mondo per quattro anni: fake news al mattino, al pomeriggio e la sera», ha detto il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, in visita a Washington. «Suona familiare» ha replicato Joe Biden, accogliendolo nello Studio Ovale. «Entrambe le nostre nazioni sono state messe alla prova di recente, entrambe respingono la violenza politica».
Poco più di 24 ore per dimostrare all’America, e al mondo, che il Brasile è tornato e vuole contare sullo scenario internazionale. È stata una giornata intensissima per il non più giovane (77 anni) Lula, che in mattinata aveva colto l’occasione per rivedere qualche vecchio amico di sinistra. Il primo faccia a faccia è stato con Bernie Sanders [...]
Quindi, ha incontrato tre deputati del partito democratico tra cui Alexandria Ocasio-Cortez che, dopo l’assalto ai palazzi del potere di Brasilia lo scorso gennaio, era stata tra i primi a chiedere a Biden di «non dare rifugio» all’ex presidente Bolsonaro in Florida. [...]
Nel pomeriggio, prima del vertice con Biden, il presidente brasiliano ha detto a Christiane Amanpour della Cnn che Bolsonaro è «un falso emulatore di Trump che non ha alcuna chance di tornare alla presidenza».I due leader sono sulla stessa lunghezza d’onda sulla condanna all’estremismo politico e la difesa dell’ambiente.
Biden ha parlato di una ripresa dei finanziamenti al Fondo Amazzonia, oggi sostenuto solo da Norvegia e Germania, che erano stati sospesi nel 2019 a causa dell’aumento della deforestazione sotto Bolsonaro. Molto distanti, invece, le posizioni sulla guerra in Ucraina. [...]
Lula, che ha di fatto mantenuto la linea «neutralista» di Bolsonaro, ha respinto la richiesta tedesca di inviare munizioni in Ucraina e ha più volte contestato le sanzioni alla Russia. Pur dichiarando alla Cnn che Kiev «ovviamente ha il diritto di difendersi», Lula ha ripetuto ieri che non invierà munizioni: «Non voglio unirmi alla guerra, voglio porre fine alla guerra».
LULA A WASHINGTON LULA BIDEN LULA BIDEN LULA JOE BIDEN LULA BERNIE SANDERS