Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
I quattro agenti autori dell'iniziativa, una sorta di perquisizione non autorizzata. Più altri quattro, superiori dal punto di vista gerarchico.
Sale a otto il numero dei poliziotti nel mirino dei magistrati per le ferite inferte a Hasib Omerovic, il 36enne rom con disabilità del quartiere romano di Primavalle, caduto dalla finestra della sua abitazione il 25 luglio scorso.
I quattro agenti (tre uomini e una donna) che hanno effettuato la perquisizione saranno sentiti a breve come indagati, poi saranno convocati gli altri. Le ipotesi di reato, formulate dai magistrati Michele Prestipino e Stefano Luciani sono concorso in tentato omicidio e falso.
E se per i quattro protagonisti del sopralluogo in casa scatterebbe l'accusa di tentato omicidio - il bastone e le lenzuola sequestrati testimoniano un'azione violenta nei confronti di Hasib -, per gli altri quattro si aggiungerebbe un falso ideologico. Ad una prima verifica da parte della magistratura avrebbero mentito nella loro relazione sui fatti, coprendo, per così dire, l'iniziativa dei colleghi.
Alla luce di questi pochi elementi il caso di Omerovic, come portato alla luce dal presidente di +Europa Riccardo Magi, si configurerebbe almeno altrettanto serio quanto il caso Cucchi. E, fatalità, con ingredienti assai simili (in quel caso vi fu un illecito, coperto con altri illeciti, i depistaggi). Quel che è certo è che gli agenti del commissariato di Primavalle dovranno fornire la propria versione nei prossimi giorni. [...]
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