SPADA E SPACCIA: LA STRATEGIA DELLA ’NDRANGHETA PER PRENDERSI OSTIA – I CARABINIERI DEL ROS HANNO SMANTELLATO L'ALLEANZA TRA IL CLAN SPADA E LA COSCA BELLOCCO DI ROSARNO. UN'INTESA CHE SERVIVA A GESTIRE IL TRAFFICO DI DROGA SUL LITORALE ROMANO E A GARANTIRE PROTEZIONE A COMMERCIANTI CALABRESI A OSTIA E ANZIO – GLI ACCORDI SONO NATI NEL CARCERE DI LANCIANO, DOVE I DETENUTI RIUSCIVANO A FARE ENTRARE CELLULARI E DOVE SI SONO INCONTRATI UMBERTO BELLOCCO, DETTO “CHIACCHIERA”, E RAMY SEROUR – IN MANETTE SONO FINITE 76 PERSONE

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Valentina Errante per “Il Messaggero”

 

Umberto Bellocco detto Chiacchiera Umberto Bellocco detto Chiacchiera

Un'alleanza tra la cosca Bellocco di Rosarno e il clan Spada per gestire il traffico di droga sul litorale romano. Ma soprattutto per assicurare che alcuni calabresi, titolari di esercizi commerciali a Ostia ed Anzio, non avessero problemi sul territorio. C'è anche questo nell'inchiesta del Ros dei carabinieri coordinata dalla procura di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri.

 

E tra i 76 arresti di ieri, ci sono anche tre indagati legati al clan Spada: Manuel Granato, che sta scontando una condanna definitiva a sei anni e mezzo per alcune estorsioni e minacce nell'ambito dell'occupazione degli alloggi popolari a Ostia, ma anche per le gambizzazioni contro i Baficchio; Samy Serour Sammy l'egiziano e il fratello Ramy che, per conto del clan, avrebbero gestito pizzerie e locali commerciali a Ostia.

 

INCONTRO RIPRESO DAI CARABINIERI TRA CLAN SPADA E COSCA BELLOCCO INCONTRO RIPRESO DAI CARABINIERI TRA CLAN SPADA E COSCA BELLOCCO

Gli accordi, secondo gli inquirenti, sarebbero nati nel carcere di Lanciano, dove i detenuti riuscivano a fare entrare cellulari e schede telefoniche e dove è nato il legame tra Umberto Bellocco, detto Chiacchiera, e Ramy Serour, arrestato nel gennaio 2018 come appartenente al clan Spada. Un'amicizia importante che garantiva a Serour anche dei privilegi all'interno dell'istituto.

 

«La verità fra' - dice al fratello non sapendo di essere intercettato - la verità, oggi io sono stato invitato ad un tavolo, eravamo diciassette persone, tutti... la ndrangheta!». A condurre le trattative con il clan romano per le partite di cocaina sarebbe stato Gioacchino Bonarrigo, 38 anni, anche lui arrestato nell'operazione di ieri.

 

CLAN SPADA CLAN SPADA

Ex latitante arrestato nel 2017 ad Amsterdam, Bonarrigo sarebbe andato più volte a Ostia per incontrare esponenti degli Spada e rifornirli con la droga importata da Amsterdam. Mentre Serour si sarebbe occupato attraverso la moglie, di garantire al boss detenuto la consegna dei telefoni cellulari. La donna li avrebbe consegnati a un altro detenuto il quale, approfittando del suo status di semilibertà, li avrebbe portati all'interno.

 

Bellocco grazie al suo spessore criminale si sarebbe avvalso di alcuni detenuti che godevano del regime di semilibertà per rifornirsi dei telefonini. […]

 

i clan mafiosi di roma i clan mafiosi di roma

Il 26 settembre 2019, Ramy Serour racconta a Maximimino Soto Rojas, la vita carceraria e le consuetudini all'interno del penitenziario di Lanciano. Soto Rojas, incuriosito dalla circostanza, chiedeva al Serour chi comandasse all'interno del carcere, alludendo chiaramente alle gerarchie criminali capaci di imporsi all'interno del penitenziario. «Fra, quell'amico mio che ti ho detto», e l'altro risponde «ah, Umbertino».

 

 A quel punto, l'amico gli chiede di intervenire e lui si impegna a chiedere l'intervento di Bellocco: «Ho capito. Ora vedo se domani posso, adesso parlo con questo amico mio, vedo se ci può mandare qualcuno». Il nodo riguardava alcuni calabresi con interessi sul litorale che avevano posto in essere delle azioni criminali con il chiaro fine intimidatorio nei confronti delle consorterie locali. […]

 

operazione contro ndrangheta operazione contro ndrangheta

Secondo la ricostruzione la trattativa per gestire la partita di droga avviene attraverso Gioacchino Bonarrigo e gli esponenti del clan Spada. «Francesco Palaia - si legge nell'ordinanza - spiegava a Bellocco come i rapporti tra le due cosche fossero buoni e che in passato li avessero già favoriti nello svolgimento di altre attività illecite». «L'organizzazione dell'operazione prendeva avvio a seguito della scarcerazione di Gioacchino Bonarrigo - scrive il gip - soggetto legato alla compagine diretta da Bellocco al quale venivano riconosciute indubbie capacità manageriali nel settore degli stupefacenti».

lettura sentenza contro clan spada lettura sentenza contro clan spada blitz contro camorra e ndrangheta roma blitz contro camorra e ndrangheta roma BLITZ A OSTIA CONTRO IL CLAN SPADA BLITZ A OSTIA CONTRO IL CLAN SPADA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?