Lorenzo Nicolao per www.corriere.it
Dylan Field, insieme al suo socio in affari Evan Wallace, grazie alla startup Figma ha guadagnato in un attimo 20 miliardi di dollari (19,9 miliardi di euro) in contanti e azioni. Un’idea che in soli cinque anni si è rivelata troppo pericolosa e brillante anche per un colosso del settore dei software come Adobe.
Inevitabile l’acquisizione, dal momento che la piccola azienda di San Francisco stava diventando una vera e propria concorrente anche per Photoshop (di proprietà di Adobe appunto) anche grazie a una serie di fortunati round di investimenti che l’hanno aiutata a crescere, come in quello del 2021 da 200 milioni di dollari, con in gioco attori del calibro di Durable Capital e Morgan Stanley. Secondo le stime, Field e il suo collega detenevano ciascuno una quota del 10% dell’azienda, attualmente stimata del valore di due miliardi.
Chi è
Figlio di un terapeuta e di un’insegnante, come co-fondatore di Figma Dylan Field a soli 30 anni può già vantare di aver avuto una carriera folgorante, cominciata in età precoce come molti altre figure di spicco e imprenditori illuminati del suo settore. Da subito ha incentrato la sua startup, la cui idea è nata nel 2012, sul tema della grafica digitale per siti Internet e software.
Lo studente americano (la famiglia ha origini ebraiche) della Brown University ha ricevuto grazie al Thiel Fellowship 100 mila dollari di finanziamento per potersi congedare temporaneamente dagli studi e concentrarsi a tempo pieno sulla sua attività con Figma. Si è trasferito a San Francisco e nell’arco di quattro anni, nel 2016, ha presentato il primo software della giovane azienda. Inserito nella lista dei 30 giovani imprenditori Under 30 più influenti per Forbes, ha guidato una rapida e inarrestabile crescita di Figma che ha spinto Adobe all’offerta di acquisizione (offerta che a sua volta ha fatto impennare il valore di Figma).
Field ha sempre avuto la passione per la tecnologia, l’ingegneria e l’imprenditoria, tanto che nel 2011 propose e organizzò nel suo istituto un hackathon alla quale presero parte 150 studenti e suoi colleghi. Nel periodo universitario ha poi collaborato con LinkedIn e con la startup di news Flipboard, lavorando anche nella sede di Palo Alto come «product manager».
Che cos’è Figma
Ma perché Figma produrrebbe un software tanto appetibile dal punto di vista economico e dell’utilità per i suoi utenti? Definita il Google Docs o la GitHub per i designer, il suo prodotto di lavagna digitale ha portato milioni di persone a pagare tra i 12 e i 45 dollari a servizio per editor. La sua grafica vettoriale, principalmente basata sul web, ha però delle funzionalità offline che vengono abilitate dalle applicazioni desktop macOS e Windows, sempre più utilizzate nell’epoca degli smartphone e dei device portatili.
Sono infatti le app complementari Figma Mirror, sia per Android, sia per iOS, a consentire di visualizzare i prototipi Figma sui dispositivi mobili. Il valore aggiunto del software interessa principalmente l’esperienza dell’utente attraverso un’interfaccia considerata molto facile da usare, con l’opportunità di avvalersi di un aggiornamento in tempo reale delle modifiche effettuate. «La grandezza di Adobe è stata radicata nella nostra capacità di creare nuove categorie e fornire tecnologie all’avanguardia attraverso l’innovazione organica e le acquisizioni inorganiche», queste le parole di Shantanu Narayen, presidente e ceo di Adobe.
«La combinazione di Adobe e Figma è una trasformazione e accelererà la nostra visione della creatività collaborativa». Quest’ultima rappresenta la più grande acquisizione di una startup da parte del colosso di Photoshop. Una cifra che abbatte ogni record precedente, dal momento che finora Adobe si era distinta per gli acquisti di Marketo per l’automazione del marketing (4,75 miliardi nel 2018) e di Frame.io per l’editing e la revisione collaborativa dei video (1,2 miliardi nell’agosto 2021). Niente a che vedere con i 20 per Figma, che Field e il suo socio sono pronti a godersi, molto probabilmente investendo su altre innumerevoli idee.