Estratto da www.open.online
Un ragazzo che gestisce il bar dei genitori della cugina della ragazza con cui è fidanzato viene accusato di stupro proprio dalla cugina. Ma il tribunale di Milano e la giudice Fiammetta Modica lo assolvono. E segnalano proprio la cugina per l’ipotesi di calunnia. La storia raccontata dal Corriere della Sera comincia nel novembre 2021. La ragazza denuncia il barista per averla forzata a un rapporto sessuale nel bagno del bar chiuso dopo mezzanotte. E di averle lasciato per sfregio 40 euro nella borsetta, come se fosse una prostituta.
La versione del barista è differente: «Mi faceva la corte da un po’ ed è vero che siamo stati assieme, aveva bevuto e non escludo ciò possa aver contribuito a farle diminuire le inibizioni. Ma sono certo che comprendeva perfettamente quanto stesse accadendo. Tanto che prima di uscire mi disse “Non so come farò a guardarti negli occhi a Natale”, riferendosi al fatto che eravamo soliti passare le feste in famiglia». [...]
A un’amica scrive: «Ho fatto un macello. Sono stata con lui, ora sto piangendo, sono una m…di persona, io non ci sto dentro, sto male». A un’altra dice: «Ti spiego le dinamiche, io ero più sul no che sul sì, boh non so, sono state dinamiche strane, io sto male, vorrei sparire dalla faccia della terra». Infine al terzo interlocutore dice «mi ha obbligata, tenendomi per i capelli…». [...]