Alessio Lana per “www.corriere.it”
Una notizia di cronaca nera a cui si stenta a credere, così assurda da sembrare irreale. Una donna è stata decapitata dalle cuffiette degli auricolari che si erano impigliate nella porta dell'ascensore.
Si chiamava Sushila Vishwakarma ed era un’operaia 48enne, impiegata in una fabbrica che produceva plastica a Vadodara, nello stato del Gujarat, in India. Come di consueto, lunedì scorso la donna era arrivata al lavoro alle otto di mattina dall'Uttar Padesh, lo stato indiano confinante. Era entrata nell'edificio e aveva preso l'ascensore per andare dal piano terra al terzo piano.
Il sospetto degli agenti: ascensore difettoso
La polizia ha trovato il corpo senza vita al terzo piano del palazzo, con la testa mozzata. Nelle orecchie aveva ancora gli auricolari e sul telefono era in riproduzione una playlist. Gli agenti ritengono che, entrando, il cavetto sia rimasto impigliato nella griglia pieghevole dell'ascensore, quelle porte scorrevoli a fisarmonica, simili a dei cancelli, che si vedono tutt'ora negli impianti di sollevamento più vecchi o nei montacarichi.
«L'ascensore, che è senza soffitto, viene usato soprattutto per portare cose», ha detto l'agente investigativo accorso sul posto ai giornali locali, «Pensiamo che stesse usando il suo telefono e, distrattamente, abbia provato a mettere la testa fuori dall'ascensore. Questo poi ha iniziato a salire e così il corpo è stato trascinato fino all'ultimo piano mentre la testa è stata recisa».
Morte accidentale, insomma, come è stato registrato il fatto sul rapporto della polizia. Il caso però ancora non è chiuso: si sta investigando infatti per capire se l'ascensore fosse difettoso.