TE LO BUCO 'STO BUCATO - A TRIESTE, UN 63ENNE È STATO DENUNCIATO DALLA VICINA DI CASA PER "DANNEGGIAMENTO": LE AVREBBE TAGLIATO IL FILO STENDIBIANCHERIA IN TRE DIVERSE OCCASIONI - IN UN'OCCASIONE, L'UOMO LE AVREBBE CONSEGNATO LA CORDA TAGLIATA "INTIMANDOLE DI NON RIPOSIZIONARLA", DICENDO CHE NON AVEVA PERMESSO PER INSTALLARE" QUELLA CORDA E "TANTO MENO DI INVADERE IL SUO SPAZIO AEREO"…

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Da www.tristeprima.it

 

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E' finito in tribunale il caso di un uomo che ha tagliato un filo per stendere la biancheria, dopo le classiche discussioni tra vicini. Il processo si è aperto ieri al Tribunale di Trieste: imputato un uomo di 63 anni, residente nel Milanese e con domicilio nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia, accusato di danneggiamento, ma al quale è stata contestata anche l'aggravante di aver reso “inservibile una cosa mobile altrui, esposta per necessità, consuetudine e destinazione alla pubblica fede”. Una contestazione che ha portato alla competenza del tribunale e non del giudice di pace.

 

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Come si legge nell'imputazione formulata dalla Procura, il condomino di una palazzina a Trieste, difeso dai legali Ida Altavilla e Emanuela Viganò del Foto di Milano, tra novembre 2020 e marzo 2021, avrebbe tagliato per ben tre volte "la corda stendibiancheria" che una sua vicina, residente nello stesso piano, aveva agganciato "tra la ringhiera" della sua finestra e quella "del balcone" di un'altra condomina.

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In un'occasione, dopo averla tranciata, il 63enne l'aveva consegnata alla donna "intimandole di non riposizionarla" più in quella maniera. La donna ha quindi sporto denuncia ai carabinieri raccontando loro che, a detta del vicino, non aveva alcun "permesso per installare" quella corda e "tanto meno di invadere il suo spazio aereo".

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La questione però non è finita davanti al giudice di pace in quanto la Procura ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per danneggiamento aggravato e si è arrivati così al processo iniziato ieri (giudice Enzo Truncellito) e rinviato al 18 maggio per ascoltare dieci testimoni (tre del pm e sette della difesa).

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