Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
È crisi diplomatica fra Stati Uniti e Gran Bretagna. Il motivo? Una professoressa di chimica americana ha avuto l’ardire di suggerire che il modo migliore per ottenere una perfetta tazza di tè consiste nell’aggiungere… un pizzico di sale! Apriti cielo: gli inglesi sono insorti di fronte al sacrilegio commesso nei confronti della loro bevanda nazionale: basti pensare che gli abitanti del Regno Unito tracannano ben 100 milioni di tazze di tè al giorno (su una popolazione di 68 milioni, neonati inclusi), quindi sapranno bene cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Una alleanza secolare fra due nazioni divise da una lingua comune è stata messa a rischio: tanto che è dovuta intervenire la stessa ambasciata americana a Londra. La sede diplomatica ha scritto su X (Twitter) che il tè è «un sacro legame che unisce le nostre nazioni. Non possiamo restare a guardare di fronte a una oltraggiosa proposta che minaccia le stesse fondamenta della nostra Relazione Speciale», un riferimento a quel rapporto privilegiato fra Londra e Washington, evocato fin dai tempi di Churchill e Roosevelt, che vede i due Paesi sempre allineati sul piano diplomatico e militare.
Dunque l’ambasciata Usa ha precisato che «l’impensabile concetto di aggiungere sale alla bevanda nazionale britannica non è la politica ufficiale degli Stati Uniti e non lo sarà mai». Purtroppo però gli americani sono riusciti comunque a urtare la sensibilità dei «cugini» anglosassoni: il comunicato ufficiale si conclude affermando che gli americani «continueranno a fare il tè nella maniera giusta: nel microonde».
Un’allusione a una influencer che su TikTok aveva usato quella tecnica per bollire l’acqua: ovviamente un anatema per i britannici, tanto che il governo di Londra si è sentito in dovere di replicare che «apprezziamo la nostra Relazione Speciale, tuttavia dobbiamo dissentire di tutto cuore: il tè può essere fatto solo usando un bollitore».
[…] «Certamente non intendevo causare un incidente diplomatico», ha detto alla Bbc Michelle Francl, la docente del Bryn Mawr College, in Pennsylvania, che ha fatto scoppiare il caso […] la ricercatrice ritiene di aver risolto anche l’annosa diatriba che tormenta gli inglesi più della Brexit, ossia se vada versato prima il tè o prima il latte: secondo lei il latte va aggiunto dopo, preventivamente riscaldato. Ovviamente si tratta di una querelle tutta da ridere […]