Estratto dell’articolo di Alessandro Dell’orto per “Libero quotidiano”
Ginevra - una bellissima femmina di American Staffordshire terrier, occhi tondi e distanti, orecchie con l’attaccatura alta, coda bassa che si assottiglia verso la punta, mantello corto, duro e fitto dormiva per strada a Napoli, in compagnia di un clochard. Affamata, assetata, sporca e infreddolita.
A salvarla da una vita forzata di sofferenze e stenti è stato il microchip: quando il barbone è stato fermato per alcuni controlli, le forze dell’ordine hanno sequestrato la cagnolona (è nata il primo maggio 2023) che era con lui - per visitarla e rigenerarla- e a sorpresa hanno scoperto che era registrata all’anagrafe canina del Comune di Ostellato, in provincia di Ferrara. Già, a 650 km di distanza. Ginevra, si è scoperto poi, la scorsa estate era stata comprata (è una razza molto richiesta) e adottata da una famiglia ferrarese, ma dopo poche settimane di felicità era sparita.
Rapita. Ed era finita, chissà come, a Napoli. Una storia per fortuna finita bene, ma purtroppo non isolata. Perché i rapimenti sono più frequenti di quanto si possa immaginare: ogni giorno, in Italia, vengono rubati 3 cani. Mille ogni anno (a combattere i ladri sono i carabinieri, sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali del raggruppamento Cites, che coordinano anche i reparti forestali).
Numeri pazzeschi, che gonfiano gli occhi a chi ama gli animali e il portafoglio a chi è senza scrupoli: i campioni da caccia (breton, segugi, bracco e setter) o da tartufo (lagotto) possono arrivare a valere anche fino a 15mila euro nel mercato nero, mentre per gli amici da compagnia (jack russel terrier, bassotto, cocker spaniel, pinscher, yorkshire, barboncino, chihuahua o bulldog francese) si posso intascare anche mille euro, tutto dipende dalla razza e dall’età.
Le modalità del furto sono semplici: i ladri si impossessano del cane (rubandolo direttamente dal suo box in caso di razze pregiate, oppure negli appartamenti) e poi, grazie a un trasponder, trovano il microchip, che viene estratto e sostituito, spesso grazie all’aiuto di veterinari corrotti, capaci di rimuovere i chip identificativi degli animali e produrre certificati vaccinali clonati da cani di razza ed età simile. A quel punto il gioco è fatto: l’animale non è più legato a nessun padrone ed è pronto per essere venduto, solitamente in un’altra regione o addirittura all’estero. […]
Se l’Italia inizia a preoccuparsi per numeri sempre in crescita, in Gran Bretagna ormai c’è una vera ossessione. Soprattutto a Londra, la città con il più alto numero di furti di cani di tutto il Regno Unito: nel 2022 la polizia metropolitana ha registrato ben 396 denunce con una media di sparizioni di un animale al giorno. È uno dei motivi che hanno portato a introdurre, nel codice penale, il reato di “rapimento di animali domestici” punibile con fino a 7 annidi carcere. […]