Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”
La notizia ha varcato i confini della Rocca, della Romagna e anche quelli dell'Italia quando perfino l'agenzia France-Presse è uscita con un lancio sulla «minuscule république»: «Saint-Marin se dote d'un chef d'Etat gay, une première mondiale». Paolo Rondelli, 59 anni, ingegnere, storico, scrittore drammaturgo e anche delegato Uefa e commissario Fifa, ex vicepresidente di Arcigay Rimini, è il primo capo di Stato Lgbt+ al mondo.
Da ieri è infatti uno dei due Capitani reggenti di San Marino. Torna alla sua farmacia, da ex Reggente, Giacomo Simoncini, 27 anni (il più giovane capo di Stato al mondo), di recente accusato di molestie sessuali da una segretaria. «Posso affermare con certezza - ha scritto in una lettera - di non aver fatto nulla di male e di essere pronto a tutelare in ogni sede la mia onorabilità».
La carica dura solo sei mesi (record mondiale) durante i quali la coppia di Reggenti è la massima autorità del Titano. L'altro capo di Stato è il democristiano Oscar Mina. Da ieri godono di uno scudo giudiziario: non sono imputabili né possono fare dichiarazioni. È così fin dal 1243. Finora nel mondo ci sono stati ministri e capi di governo dichiaratamente gay ma mai capi di Stato. «È una giornata storica che mi riempie di gioia e di orgoglio», ha detto la senatrice Monica Cirinnà, responsabile diritti del Pd.
Eppure fino a diciotto anni fa dichiarare l'omosessualità era un reato a San Marino, punibile con il carcere. Rondelli è un dirigente pubblico a capo degli istituti culturali. Fa parte di Rete, un movimento civico al governo con la democrazia cristiana. È un intellettuale con grande capacità di costruire relazioni e ponti politici e culturali. Non a caso nel 2016-2019 è stato ambasciatore all'Unesco e prima, per dieci anni (2007-2016), ambasciatore di San Marino negli Usa.
Tra le sue innumerevoli esperienze c'è quella di conduttore tv, «drammaturgo, regista teatrale, scrittore», si legge nello stupefacente curriculum. Ha quattro lauree e parla quattro lingue. Manca qualcosa? Il calcio. Eccolo: delegato Uefa (dal 2013) e commissario Fifa (dal 2016). «In tal veste - parole sue - ho gestito come top officer circa 30 incontri di calcio a livello europeo e mondiale per Champions League, Europa League, campionato Europeo, campionato Europeo Under 21, gironi eliminatori del Mondiale Russia 2018».
Qualche giorno fa Rondelli, che da alcuni anni ha una relazione stabile, ma è assai riservato sulla sfera familiare, nelle fasi in cui si stava delineando la sua candidatura ha scritto un ironico post su Facebook: «Apprendo che qualcuno ha pruderie scandalistiche sulla mia vita privata e sul mio orientamento sessuale... sono iscritto da anni all'Associazione Naturista Emiliano Romagnola... Il naturismo è una filosofia di vita... Magari potrebbe interessare più la notizia che sarò probabilmente il primo capo di Stato al mondo appartenente alla comunità Lgbt+... E la schiantiamo così...». Basta così anche sul curriculum perché ci sarebbero altre 10-15 pagine. Nei prossimi sei mesi l'inarrestabile Rondelli farà «solo» il capo di Stato. E potrà riposarsi un po'. Forse.
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