DAGONEWS
Circa un anno fa, Anita decise di rendere pubblica la sua storia postando su Facebook una foto di lei insieme a Marc, suo marito e i loro due figli durante una giornata all’aperto.
Gli amici le chiesero subito chi fosse l’altro uomo nella foto, e lei ha candidamente risposto: “Marc, il mio fidanzato.”
Molti rimasero scioccati dalla rivelazione ma la verità è che tre anni addietro, Anita si era seduta al tavolo con suo marito per affrontare la conversazione più difficile della loro vita.
Dopo un decennio passato felicemente assieme, aveva detto a Marc che non gli bastava più un solo compagno. Erano stati ottimi genitori e formavano una bella coppia, ma adesso lei voleva qualcosa in più.
Non volendo agire alle spalle del marito, gli confessò che l’idea di fare sesso solo con lui per i prossimi quarant’anni non era esattamente quello che aveva in mente e che desiderava ancora per se.
Non fu affatto facile. Lei si mise a piangere e entrambi si trovarono profondamente a disagio, ma con sua sorpresa il marito a un certo punto le rispose: “Ok. Proviamo a fare le cose diversamente.”
Aprirsi sulla loro condizione matrimoniale fu una benedizione. La comunicazione migliorò e pure la qualità del sesso ne risentì in maniera positiva. “È stato come riaprire le porte e le finestre della nostra relazione” ricorda oggi Anita.
“Non che vivessi una menzogna prima d'allora, ma non avevo ancora avuto accesso a questa parte non convenzionale della mia personalità. Avevo sempre creduto nel matrimonio tradizionale, come per i miei genitori che vissero insieme fino alla morte.
Dopo aver fatto qualche tentativo di incontro invano, Anita scoprì che online c’era un mondo intero di persone che condividevano la sua stessa sensazione, scoprendo che la monogamia non è sempre bella come si vuole far credere.
Il sito di appuntamenti online le chiedeva quali fossero le sue preferenze sessuali –
cose di cui prima non conoseva nemmeno l’esistenza – e entro una settimana fissò il suo primo appuntamento.
Marc rimase a casa coi bambini mentre Anita, nervosa, usciva per fare il suo primo incontro, e ne parlarono addirittura insieme più tardi quella stessa sera .
Non era andato benissimo, poiché l’altra persona sembrava confondere il poliamore con gli incontri “casuali.” Per alcuni funziona in quel modo, ma non per Anita.
Ogni volta che aveva un appuntamento, Marc sapeva con chi andasse la moglie e dove. Col tempo, iniziò pure a presentargli le persone con cui usciva e non c’era mai una sensazione spiacevole, perché era tutto alla luce del sole.
“Le persone credono che si tratti solo del sesso, ma non è così. Si riescono a stabilire delle connessioni reali insieme ad altre persone, come fu il caso con Andrea.
I due avevano molte cose in comune – amavano entrambi i libri di fantascienza – e avevano pensato entrambi a lungo e a fondo al senso da dare alle loro relazioni. In poco tempo i due strinsero un forte legame e Andrea conobbe Marc dopo circa nove mesi, e i figli dopo un anno.
Quando le persone la criticano, Anita spesso si chiede se non sia a causa dei loro stessi matrimoni. Dopotutto, molte donne passano la loro vita a mettere le vite degli altri davanti alla loro senza riuscire a pensare a quello che desiderano davvero per se stesse.
Anche Marc era libero di vedere altre persone ma dopo qualche appuntamento capì che per lui la cosa non funzionava. La poligamia non è per tutti.
Marc si dice consapevole di essere l’argomento delle chiacchiere davanti ai cancelli scolastici ma ciò che più lo rattrista è che nessuno gliene abbia mai parlato: "Anche se alcuni uomini coglierebbero al volo l’occasione di andare con altre donne col consenso delle loro mogli, per me non ha funzionato ma non volevo di certo vedere mia moglie infelice. Penso sia qualcosa di cui dovremmo parlare tutti di più.”
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