Paola Treppo per www.ilgazzettino.it
Finisce a Udine la bella vita di due cittadini di etnia rom cui sono stati sequestrati automobili di lusso, grandi camper e altri beni per 300mila euro grazie all'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali previste dalla normativa antimafia. L'operazione, di oggi, mercoledì primo marzo, è del Comando provinciale dei carabinieri di Udine e le misure sono state eseguite nei confronti di due rom ritenuti di spiccata pericolosità sociale.
Vivevano nel lusso ma non dichiaravano nulla
Le indagini nei loro confronti hanno fatto emergere un "curriculum criminale" di assoluto spessore: tanti i furti e le truffe messi a segno nel tempo e, per alcuni di questi fatti, i due rom sono stati già condannati in via definitiva.
Gli accertamenti sul loro patrimonio e sul loro reddito, esaminando anche il loro elevato tenore di vita, hanno messo in luce la sproporzione tra il valore dei beni poi sequestrati e i redditi: i due rom, insomma, vivevano nel lusso ma non dichiaravano nulla. Secondo gli inquirenti se la passavano bene grazie alla loro attività criminale, di truffe e furti ripetuti: in questo modo hanno accumulato un cospicuo patrimonio mobiliare.
Per questo l'autorità giudiziaria ha ritenuto di procedere con l'emissione di una misura ablatoria di patrimoni illecitamente accumulati. Tra i beni sequestrati due camper e due autovetture per un valore complessivo stimato di circa 300.000 euro. Le indagini sono state eseguite su delega della Procura di Udine, in particolare dal procuratore aggiunto Raffaele Tito e dirette dai sostituti procuratori Elisa Calligaris e Andrea Gondolo. L'operazione è del Nucleo investigativo dei carabinieri di Udine.