Antonio Ruzzo per “il Giornale”
Ciò che colpisce è il dato: ogni giorno 33mila italiani si rivolgono a maghi, chiromanti, medium e guaritori. E sono tanti, tantissimi. Così, al di là di ogni convinzione, credenza o sospetto resta il fatto che quello dell' occulto oggi è un mercato che interessa sempre più persone e muove un giro di denaro enorme.
Uno dei luoghi comuni è che il nostro sia un Paese «credulone» e superstizioso. E un po' lo è. Ma il fenomeno dell' occultismo in cui molti cercano risposte per quanto riguarda salute, amore e fortuna non è un fenomeno solo italiano. Anzi. C' è «mercato» in molte nazioni sviluppate dalla Germania alla Francia agli Stati Uniti dove, qualche anno fa, aveva preso piede la cosiddetta «psychic healing», una medicina spirituale nella quale si mescolavano credenze religiose, condizionamento psicologico e trucchi. Pratica talmente diffusa e «regolare» da essere tollerata anche sui marciapiedi delle strade dove i guaritori prestavano le loro capacità in pubbliche sedute radunando capannelli di curiosi.
Da noi non va ancora così. Anche se il numero dei clienti di maghi e chiromanti negli ultimi anni è cresciuto costantemente fino a un paio di anni fa quando, per colpa di una crisi che non ha risparmiato evidentemente nessuno, ha subito una frenata segnando un calo del 25 per cento. Ma il fenomeno ha ancora dimensioni notevoli e muove 4 miliardi e mezzo ogni anno.
L' IDENTIKIT
A definirne con precisione i contorni è l' ultimo rapporto 2014 dell' Osservatorio antiplagio sulla magia e l' occultismo. I maghi, chiromanti e i guaritori presenti sul territorio italiano sono 151mila di cui 125mila stranieri ed extracomunitari e 12 milioni sono gli italiani (quattro milioni di famiglie) entrati in contatti con questo mondo.
«Quando parliamo di 12 milioni di persone che entrano ogni anno in contatto con l' occultismo - spiega Giovanni Panunzio, docente di religione e direttore dell' Osservatorio antiplagio - vanno considerati non solo coloro che fisicamente vanno negli studi di maghi e chiromanti ma anche chi si fa leggere le carte solo per curiosità e chi compra un amuleto, un libro di magia». Più donne (51%) che uomini (49%) con un' età media che si aggira attorno ai 47 anni e con un livello di istruzione mediamente basso: il 37 per cento dei clienti ha infatti la licenza elementare, il 43 per cento un diploma di scuola media inferiore, il 13 per cento un diploma e il 7 per cento è infine laureato.
VANNA MARCHI IN TV CON DO NASCIMENTO
L' Osservatorio antiplagio traccia anche una classifica delle regioni italiane dove maghi, guaritori e chiromanti sono più presenti e dove i loro studi sono più frequentati. E qui, se si considerano i valori assoluti, in testa c' è la Lombardia con 2.800 operatori dell' occulto, 200mila clienti e un giro di affari annuo di 80 milioni. Seguono il Lazio con 2.500 maghi e chiromanti consultati da 160mila per un giro di affari di 75 milioni, la Sicilia (duemila operatori, 1.500 clienti, 75 milioni di affari) e solo quarta la Campania dove i maghi e chiromanti sono duemila, i clienti 145mila e il giro di denaro sfiora i 70 milioni ogni anno. Infine le denunce. Dal 1994 allo scorso anno sono 15mila le truffe e gli abusi segnalati dall' Osservatorio antiplagio alle Procure e in genere 5 persone su 100 sporgono spontaneamente querela per denunciare raggiri.
TROPPI SPOT
«E sono una minima parte perché spesso la gente raggirata si vergogna o ha paura di ritorsioni quindi rinuncia - spiega il direttore dell' Osservatorio -. Noi con le denunce ci siamo fermati perché siamo troppo esposti ed è troppo dispendioso sia dal punto di vita economico sia da quello legale. Però continuiamo a fare consulenza gratuita a chi ce la chiede e, se ci vengono rimborsate solo le spese, ci muoviamo anche per dare una mano a chi è rimasto vittima di raggiri. Va detto che dalla politica e dai governi che sono passati in questi ultimi anni non è mai arrivato un segnale serio per cercare di regolare un' attività che quanto meno non andrebbe pubblicizzata. Se un mago o un chiromante ha i poteri che dice che bisogno ha di fare pubblicità su giornali e tv?».
E comunque la gente sceglie a proprio rischio e pericolo. Perché vede una réclame, perché qualcuno suggerisce, per curiosità o spesso per disperazione. Perché a un certo punto della propria vita una persona decida di andare da un mago o da un chiromante è una domanda da un milione di dollari. Anche qui si può abbozzare una classifica che vede al primo posto i problemi sentimentali poi salute, lavoro e famiglia. Ma sono tante le sfumature. C' è anche chi decide da andare da un mago o da una chiromante perché si sente più furbo degli altri, perché spera di aggirare grane, burocrazia o i doveri della quotidianità. Per avere un numero da giocare al Lotto, per vincere a una lotteria.
E ogni storia fa storia a sé. Ma è quasi sempre una storia drammatica se dietro a una scelta c' è un grave problema medico.
«Chi fa un passo simile spesso lo fa per disperazione, per ignoranza e perché non vuole accettare le spiegazioni che la medicina può dare» spiega Nicola Montano, professore associato di medicina interna dell' Università statale di Milano». «Noi medici di fronte a una patologia possiamo arrivare fino a un certo punto - continua il professor Montano -. Poi in certi casi dobbiamo fermarci. Di fronte a un tumore metastatico a esempio non c' è più nulla da fare ma per un paziente è impossibile rassegnarsi».
L' ILLUSIONE DEL RAGNO
«E allora se si diffonde la notizia che c' è una cura a base di papaya o di veleno di ragno c' è la corsa per andare a cercarlo. La molla che spinge alcune persone a cercare risposte nell' occultismo potrebbe essere la stessa». Chi non accetta i limiti della scienza va a caccia di una speranza che nulla ha a che spartire con logica e il rigore della scienza. Non sempre, però.
«Altre volte siamo noi medici che non riusciamo bene a comunicare - spiega il professor Montano -. Non diamo risposte perché a volte non abbiamo tempo di ascoltare i pazienti e perché la medicina occidentale, contrariamente a quella orientale che ha un approccio più olistico, non riesce a rispondere in pieno a certi bisogni. Un medico fornisce tutta la conoscenza che ha, applica tutte le terapie possibili e fa tutto ciò che deve fare. Poi però deve essere anche capace di spiegare».
«Anni fa un paziente con un tumore polmonare che dopo diverse terapie aveva capito di non avere più chance - continua il primario del Policlinico - mi giustificò la sua decisione di andare a cercare speranza con una cura alternativa proprio perché dalla medicina tradizionale non aveva avuto l' attenzione che si aspettava». Ovvio, magia e chiromanzia non hanno nulla a che fare con le cure ma sono spesso l' ultima spiaggia per persone disperate nella cui mente scatta qualcosa che nulla ha di razionale.
E non sempre è semplice capire cosa inseguano: «Cercano una consolazione rapida e senza fatica - spiega il professor Claudio Mencacci direttore dipartimento Neuroscienze e salute mentale A. O. Fatebenefratelli-Oftalmico, Milano e past president Società italiana di psichiatria -. Sono menti che al loro interno racchiudono quella parte, sviluppata soprattutto nell'infanzia, rappresentata dal pensiero magico. Sono i residui di questa esperienza psicologica ed emotiva fatta di magia, onnipotenza e colpa dove si è convinti che il pensiero sia anche azione».
IL PULSANTE DEL PIACERE
«La ricerca delle persone che si rivolgono ai maghi è fondata sul desiderio di ricevere rassicurazioni e consolazioni rispetto alle angosce del presente e del futuro». È quindi abbastanza facile cadere nella rete di chi approfittando di una condizione di debolezza, sa bene che corde suonare. Ma c' è anche una spiegazione scientifica.
«Così come il professionista dell' illusione crea scorciatoie sensoriali al cervello per fargli accettare fenomeni e situazioni apparentemente incomprensibili perché conosce le imperfezioni nella percezione del nostro cervello - continua il professor Mencacci - il mago agisce a livello cerebrale sui centri del piacere collocati tra la corteccia orbito-frontale e il nucleo Accumbens.
E ciò spiega perché tanti giocatori d' azzardo, che hanno particolarmente attiva questa zona, si rivolgano a loro, sviluppando una vera e propria dipendenza. Diverso è poi l' approccio nei confronti di maghi che promettono guarigioni miracolose, filtri d' amore e utilizzo in maniera non etica la loro capacità di manipolazione che può allontanare le persone da cure scientificamente valide».
È il futuro venduto tanto al chilo. È il futuro che ognuno vorrebbe sentirsi predire. Ma in realtà è un business che, in un periodo dove tante certezze vacillano, promette amore, lavoro, salute e tanti soldi. Che però per «magia» finiscono sempre nelle tasche di qualcun altro.