GLI USA MISCHIANO LE CARTE SUL MISTERO DEL NORD STREAM – SECONDO FONTI DI INTELLIGENCE CITATE DAL “NEW YORK TIMES”, IL SABOTAGGIO DEL GASDOTTO CHE CONNETTE LA RUSSIA ALLA GERMANIA È STATO OPERA DI “UN GRUPPO PRO-UCRAINA”. SECONDO I FUNZIONARI CITATI DAL GIORNALE, ZELENSKY NON AVEBBE SAPUTO NULLA DELL'AZIONE – LO SCORSO MESE, IL PREMIO PULITZER SEYMOUR HERSH AVEVA SOSTENUTO CHE, DIETRO L'OPERAZIONE, CI FOSSE LA CIA…

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(AGI) – Sarebbe stato un gruppo pro-ucraino, secondo le fonti di intelligence citate dal New York Times, ad avere ordito il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. E' quanto si legge sul quotidiano Usa che cita un "nuovo rapporto di intelligence".

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Il nuovo rapporto, secondo il NYT, e' la "prima pista significativa sui responsabili dell'attacco ai gasdotti Nord Stream" sui quali viaggia il gas naturale dalla Russia al Nord Europa, avvenuto l'anno scorso. I funzionari statunitensi citati dal giornale hanno dichiarato di non avere alcuna prova che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o i suoi principali luogotenenti fossero coinvolti nell'operazione, o che gli autori agissero sotto la direzione di funzionari del governo ucraino.

 

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L'attacco ai gasdotti naturali che collegano la Russia all'Europa ha alimentato le speculazioni sulle responsabilita': da Mosca a Kiev, da Londra a Washington si sono rimbalzate le ipotesi, ma quello dei sabotaggi al gasdotto e' rimasto uno dei piu' importanti misteri irrisolti della guerra della Russia in Ucraina.

 

L'Ucraina e i suoi alleati sono considerati in questo rapporto come i potenziali attentatori piu' verosimili. Da anni si oppongono al progetto, definendolo una minaccia per la sicurezza nazionale perche' permetterebbe alla Russia di vendere piu' facilmente gas all'Europa. I funzionari del governo ucraino e dell'intelligence militare affermano di non aver avuto alcun ruolo nell'attacco e di non sapere chi lo abbia compiuto.

 

 

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