Simona Marchetti per www.corriere.it
Alla terza recensione consecutiva e negativa sulla sua pizza, Beppe Patrì ha detto basta ed è passato alle vie di fatto, sporgendo denuncia per diffamazione. «Una persona può scrivere il proprio pensiero, ma queste sono cattiverie», ha precisato il titolare della pizzeria «Pitta, la pizza col sorriso» che su TripAdvisor figura al primo posto, con oltre 1400 recensione e una media di 5 stelle, fra i ristoranti di Giovinazzo, provincia di Bari. A far arrabbiare Patrì non è stato il fatto che la sua pizza non sia piaciuta («è giusto che la nostra pizza possa non piacere e ci sta anche la recensione da 1»), bensì le parole pesanti usate per stroncarla.
Le recensioni (eccessivamente) negative su TripAdvisor
Le tre recensioni (la terza è stata poi cancellata, ma segnalava un malore post cena) sostengono infatti che la pizza servita nel locale «è pessima, bella da vedere e con impasto gommoso: un vero macigno per lo stomaco. E prezzi esageratissimi». Non contento del giudizio perentorio e senza appello, l’autore scrive poi di non capire «come questa pizzeria possa essere al primo posto» e ancora «come può un’attività che offre un prodotto scadente essere al primo posto con migliaia di recensioni a 5 stelle?». Da qui la decisione di rivolgersi alla polizia postale di Bari, perché venga aperta un’indagine per capire chi ci sia dietro a quei giudizi così negativi.
La denuncia del ristoratore
«Ci siamo stancati e abbiamo denunciato - ha spiegato ancora Patrì - . Non abbiamo la minima idea di chi sia. Abbiamo pensato che si trattasse di recensioni false, perché erano tutte uguali. Poi noi andiamo ai tavoli e chiediamo continuamente ai clienti come stia andando e rispondono tutti positivamente». L’iniziativa della pizzeria non è però piaciuta a tutti. «Mi sembra sbagliato sporgere denuncia per una o tre recensioni negative - ha scritto infatti un utente - . Se “inviti” a lasciare un commento, devi anche accettare le eventuali recensioni negative. Poi la recensione è un giudizio personale, quindi è difficile catalogarla all’interno di uno schema del tipo vero/falso.
Tra l’altro dire “la pizza non mi è piaciuta” piuttosto che “il servizio è lento” non mi pare un reato di diffamazione». In ogni caso il signor Patrì sembra pronto a ritirare la querela. Sulla pagina Facebook del locale, che conta quasi 50mila follower, ha infatti pubblicato un post con la copia della denuncia e un messaggio all’autore delle recensioni - «Se vuoi redimerti, puoi contattarmi» - seguito dal suo numero di cellulare. Basteranno delle semplici scuse?