Estratto dell'articolo di Patricia Tagliaferri per “Il Giornale”
È stato condannato a vent’anni e quattro mesi Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dei futili motivi per l’aggressione a Davide Ferrerio avvenuta a Crotone l’11 agosto 2022 per uno scambio di persona.
È stato il gup di Crotone a pronunciare la sentenza al termine del rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, andando oltre le richieste del pubblico ministero che aveva sollecitato una condanna a 20 anni, mentre la difesa avrebbe voluto che il reato fosse derubricato da tentato omicidio a lesioni gravissime perché il pugno inferto da Passalacqua sulla tempia sinistra di Ferrerio non avrebbe determinato alcun danno, provocato invece alla tempia destra della vittima dalla caduta a terra. Dal giorno dell’aggressione il 21enne bolognese è in coma irreversibile.
L’imputato dovrà versare anche un risarcimento di 1,3 milioni a favore di Davide e una provvisionale di 200mila euro ciascuno per i genitori e il fratello. Mentre è stata invece rigettata la richiesta di risarcimento danni, come parti civili, del Comune e della Provincia di Crotone e del Comune di Bologna.
[…] La decisione del gup ha portato un briciolo di conforto a Giusy Orlando, la madre del giovane finito in coma: «Lo Stato ha risposto, non ci ha lasciato da soli. Un po’ di giustizia è stata fatta. Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c’è niente. C’è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante ed al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare». […]
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