Eugenia Tognotti per www.lastampa.it
Si chiama ‘sindrome del Natale’ o Christmas blues . Un «Grinch da depressione» che odia e ‘ruba’ il Natale come il personaggio immaginario del romanzo omonimo che detestava l’allegria e le luci del Natale. Si manifesta con l’incapacità di entrare in sintonia col clima natalizio e col distacco/ rifiuto della rappresentazione irrealistica dei media a base di scenari innevati e storie natalizie luccicanti.
I tanti che ne soffrono – per lo più in silenzio, nascondendo i pensieri negativi dietro una partecipazione flebile e forzata ai riti collettivi – considerano un peso insormontabile e una prova estenuante l’atmosfera spumeggiante del Natale con quel che segue. Vale a dire alberi addobbati, luci colorate, melodie tradizionali, stress da acquisti all’ultimo minuto , regali da mettere sotto l'albero, tavole imbandite. Per non parlare delle cene con parenti e delle occasioni conviviali che causano tensioni e stress emotivi e fanno affiorare problemi familiari e dinamiche conflittuali vecchie e nuove.
La sintomatologia della depressione natalizia non è molto diversa da quella della depressione stagionale, indicata nella bibbia dei psichiatri, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ( DSM-5 ) come «Disturbo Affettivo Stagionale». I sintomi della depressione natalizia - tristezza, malinconia, ansia, nervosismo – assomigliano a quelli che la Bibbia degli psichiatri, cioè il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ( DSM-5 ) indica come 'Disturbo Affettivo Stagionale' ( SAD).
A differenza di questa è però intimamente legata alla durata delle festività natalizie, durante le quali, come avevano già segnalato negli anni Trenta gli psicologi americani , si registra un inasprimento dei sintomi - malinconia, sbalzi d’umore, ansia , irritabilità , apatia – in particolare tra coloro che già soffrono di depressione.
Un dato confermato da un sondaggio di Psychiatric Times - una rivista medica che copre argomenti di psichiatria: il 67 per cento di coloro che soffrono di depressione riferiscono di aver subito un peggioramento. Niente di nuovo, quindi, sotto il sole ? Non proprio. In un tempo che si confronta con la scomoda ed extra-ordinaria eredità della pandemia Covid-19 , la depressione natalizia si sta mostrando con un’altra fisionomia , stando ai segnali d’attenzione dei giornali intorno al mondo.
Sul tappeto stress extra, ansia sociale, ricordi di Natali passati, disturbi da lutto, sentimenti di solitudine. A denunciare questi ultimi è il 66 per cento delle persone interpellate per un sondaggio dalla National Alliance on Mental Illness (NAMI). Non esistono medicine e trattamenti per curare la ‘sindrome del Natale’. Per i consigli di sopravvivenza rivolgersi a psicologi ed esperti affini.
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