Isabella Parsi per "www.corriere.it"
La classifica dei 10 chef più ricchi
Tutti insieme fanno un business da capogiro da quasi 73 milioni di euro, con una crescita media superiore al 10% (dato destinato a crescere). Da cosa è dato questo successo? Programmi tv, pubblicità, vendite di libri, masterclass, show cooking e la lista è ancora lunga. Oggi lo chef non è più un semplice cuoco, ma una vera e propria macchina da soldi. Ecco, dunque, l’ultima classifica dei 10 chef più ricchi d’Italia, stilata da Pambianco Strategie d’Impresa sulla base dei fatturati annui registrati nel 2017
Fratelli Cerea
Si riconfermano sul podio i fratelli Cerea con un incasso di 17,9 milioni di euro e una crescita complessiva annua del 3,5 %. Più di fratelli, si deve parlare della famiglia al completo nella gestione delle varie attività che comprendono: il ristorante tre stelle Michelin da Vittorio in provincia di Bergamo (per la precisione a Brusaporto), il relais La Dimora, la pasticceria Cavour, l’azienda di catering Vi.co.ok., svariate attività ristorative all’estero, libri, scuole di cucina e consulenze esterne. Insomma la famiglia Cerea si conferma leader incontrastata per fatturato e numero di attività annesse
Fratelli Alajmo
A seguire i veneti Alajmo: Massimiliano e Raffaele, con 13,4 milioni di fatturato l’anno per una crescita quasi del 18%. Una proprietà di oltre dieci locali, con il ristorante tre stelle Michelin Le Calandre e La Montecchia, i Quadri e Amo T Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Si espandono anche a Parigi con il Caffè Stern e a Milano in Corso Como. Il fatturato totale è dato anche dall’editoria e dal design
Antonino Cannavacciuolo
Una crescita esponenziale per Antonino Cannavacciuolo che si guadagna il podio con un terzo posto grazie alla società Capri fondata insieme alla moglie, l’imprenditrice Cinzia Primatesta. Crescita che ammonta a circa il 25% e frutta un patrimonio annuo di 9,9 milioni di euro, non soltanto grazie all’hotel ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio, ma anche ai programmi televisivi come Masterchef, Cucine da Incubo e i vari libri e attività collaterali (tra cui il bistrot di Torino e la pasticceria di Novara)
Carlo Cracco
Carlo Cracco è in quarta posizione con un fatturato che racchiude la somma delle sue tre società con un patrimonio di 8,1 milioni di euro e una crescita dell’11,6 %. Derivate da attività di consulenza, oltre che alle più celebri partecipazioni televisive con Masterchef e spot pubblicitari. Nonostante la perdita della stella Michelin, i suoi ristoranti fruttano una cifra notevole, tra il caffè bistrot in galleria Vittorio Emanuele, uno spazio eventi, Carlo e Camilla in Segheria, Garage Italia e Ovo situato nell’hotel a 5 stelle a Mosca
Enrico Bartolini
Al quinto posto si trova Enrico Bartolini che, grazie alle nuove aperture in Italia, per citarne solo alcune, la Trattoria Bartolini all’Andana, il Glam a Venezia e il Casual a Bergamo, ha fatto crescere vertiginosamente il suo patrimonio di più del 30%, per un totale di 6,1 milioni di euro. Si è aggiudicato inoltre il ruolo di top performer del 2017
Giancarlo Perbellini
Giancarlo Perbellini si aggiudica il sesto posto con un patrimonio di 5,3 milioni di euro, con una leggera decrescita rispetto a due anni fa e un pareggio con l’anno scorso. Ciò nonostante un traguardo considerevole, per il capo del ristorante due stelle Michelin Casa Perbellini a Verona e la società Colori di Cuoco Srl nella gestione di attività ristorativi e hotel. È inoltre anche il direttore del Dopolavoro, il ristorante stellato del JW Marriot di Venezia e La Locanda di Hong Kong
Massimo Bottura
Con un patrimonio di 5 milioni di euro nel 2016, patrimonio non cresciuto da allora, è il turno di Massimo Bottura, lo chef migliore del mondo secondo la classifica dei 50 Best Restaurant per il 2016, secondo nel 2017 e riconfermato primo nel 2018 con l’Osteria Francescana
Andrea Berton
Il fatturato di Andrea Berton, chef da una stella Michelin, allievo di Gualtiero Marchesi e ora gestore di numerosi locali a Milano tra cui il suo Ristorante Berton, il Dry nelle due sedi di via Solferino e via Vittorio Veneto e il ristorante sul lago di Como si attesta a 5,1 milioni di euro
Niko Romito
L’incasso del tre stelle Michelin Niko Romito ammonta a 4,6 milioni di euro con una crescita del 10,5 %. Una cifra che deriva dalla cogestione insieme alla sorella Cristiana del Ristorante Reale all’interno di Casadonna a Castel di Sangro in Abruzzo, a cui va aggiunta la cura dei menù dei ristoranti della catena Bulgari e lo Spazio Romito, la scuola di formazione che fa parte di una rete di ristoranti e laboratori
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