Tonia Mastrobuoni per La Repubblica
Ruben Neugebauer è il portavoce di SeaWatch, l'Ong berlinese nata nel 2015, dopo il vuoto lasciato nel Mediterraneo dalla frettolosa archiviazione di "Mare nostrum". Per chi, come lui, è impegnato a salvare vite in mare perché ci crede, le insinuazioni di Zuccaro e Frontex sono "folli".
È vero che le Ong incoraggiano gli sbarchi e gli scafisti, come sostiene il procuratore Zuccaro?
"È una totale scemenza. Mi sorprende molto che un magistrato possa avanzare tesi folli senza uno straccio di prova. Soprattutto, senza chiedere chiarimenti a noi o al ministero delle Finanze tedesco. Vorrei precisare che né Zuccaro, né Frontex hanno mai chiesto al ministero chi sono i nostri finanziatori. Siamo totalmente trasparenti: abbiamo circa 12mila finanziatori che ci aiutano con 100 euro in media".
Quindi Zuccaro muove accuse false?
"È un magistrato che si è dimenticato come funziona la divisione dei poteri e fa politica. Non ha alcuna prova contro di noi e siamo sereni che non le troverà mai. Ci aspettiamo le sue scuse".
Ieri ha chiesto che imbarchiate polizia giudiziaria sulle vostre navi.
"La polizia italiana non è un osservatore neutrale come lo siamo noi, è una differenza fondamentale. Vorrei ricordare a Zuccaro che le nostre sono navi private che svolgono una missione umanitaria. Perché il procuratore non ammette che le nostre navi sono costrette a intervenire perché non ce ne sono abbastanza di Frontex o della Ue? Vorrei anche ricordare che noi non portiamo i migranti in Italia. Li affidiamo a Ong come Save the Children o alla Guardia costiera italiana, con la quale, peraltro, la collaborazione è perfetta. Invece siamo molto preoccupati per l'atteggiamento della Ue".
In che senso?
"C'è stato un cambiamento grave nelle loro comportamento, nel fine settimana di Pasqua. Quando è emerso che 8.500 migranti si trovavano in una situazione drammatica al largo della costa libica, Frontex e la missione "Sophia" si sono ritirate e hanno lasciato l'onere dei salvataggi ad altri. Sembrava volessero far affogare i migranti per creare un deterrente".
È un'accusa grave. Su quali basi si fonda?
"In quelle ore drammatiche Frontex e Sophia hanno mandato ciascuno una nave sola. Non credo non avessero visto nei giorni precedenti il meteo che era buono e faceva presagire un fine settimana di sbarchi. I salvataggi sono ricaduti su di noi delle Ong, su alcune navi commerciali e le navi militari italiane. Abbiamo anche filmato tutta la dinamica da un aereo, il mayday è risuonato a vuoto per ore. Il vero scandalo è questo".
E vede un collegamento col fatto che ora si accusino le Ong di aiutare gli scafisti?
"Se
si è deciso di creare un deterrente, anche noi siamo un problema. Noi ci chiamiamo non a caso Seawatch e non Searescue, "osservatori" e non "soccorritori". Non accettiamo che la gente affoghi nel Mediterraneo, la nostra missione è questa".