Marco Lillo per Il Fatto
PAOLO POZZESSERE CON DEBORA CASTANEDA E SILVIO BERLUSCONIQuando Debbie Castaneda, il 30 giugno 2011, scopre dal suo amico Paolo Pozzessere che sarebbe stata silurata dal nuovo vertice guidato dall'amministratore delegato Giuseppe Orsi, si infuria con il direttore commerciale Finmeccanica. Pozzessere spiega che non può nulla: anche se lui fa i contratti, ad autorizzarli deve essere Giuseppe Orsi e l'amministratore delegato di Finmeccanica non vuole andare avanti.
Debbie CastanedaSecondo Pozzessere il problema è "Lui", alias Silvio Berlusconi. Il premier in carica avrebbe detto ai manager di Finmeccanica "state attenti". Cinque minuti dopo, alle 18 e 40 del 30 giugno, la modella colombiana sposata con Marco Squatriti, che ha ottenuto due consulenze per portare avanti le trattative commerciali del gruppo italiano in Colombia, mediante una sua società, la Wdc Comnnections, chiama sul cellulare la segretaria di Berlusconi, Marinella Brambilla ma "Lui è ancora a Palazzo Chigi".
DEBBIE CASTANEDACastaneda chiama ancora, e confida al marito quello che dirà a Berlusconi: "Di aver lavorato tre anni, di averne fatte di tutti i colori e che il motivo per il quale non vogliono rinnovarle il contratto è che lui (Berlusconi) non vuole che lavori più in Finmeccanica". Il Cavaliere, che era stato il suo sponsor, le avrebbe tagliato le gambe "dicendolo al presidente Guarguaglini e al nuovo (Orsi, ndr) e vorrebbe sapere qual è il motivo".
DEBBIE CASTANEDAIl 6 luglio è la segretaria dell'allora premier, Marinella Brambilla, su indicazione di Berlusconi a riferire a Castaneda un messaggio rassicurante sintetizzato dagli investigatori nel brogliaccio: "Marinella dice che il dottore le ha detto di riferirle (a Debbie) che lui è caduto dalle nuvole quando ha letto il messaggio e che lui non si è mai sognato in vita sua di parlare male di Debbie con nessuno e che non ha mai parlato né con Orsi né con Guarguaglini di lei (Debbie). Le due si salutano con Debbie che rimane molto soddisfatta della cosa". Debbie chiama subito Marco Squatriti e trionfante dice al marito: "Quando parlerò con il presidente gli dirò che non voglio più parlare con quel pazzo di Pozzessere".
L'ex direttore commerciale del gruppo ora ha ben altro a cui pensare. Pozzessere resta tuttora agli arresti a Napoli, su richiesta dei pm Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, con l'accusa di corruzione internazionale per le commesse ottenute a Panama grazie a Valter Lavitola. Ieri il Gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dal suo avvocato Carlo Marchiolo, che ha già depositato appello al Tribunale del Riesame.
Ma allora era scocciato di ritrovarsi declassato da capo-confidente della bella modella a suo calunniatore e falso amico. Debbie pensa di averlo smascherato: Pozzessere vuole farla fuori non rinnovandole il contratto siglato a febbraio 2011 che le permette di girare il mondo a caccia dell'affare della vita. Però non ha il coraggio di dirglielo e scarica sul povero Berlusconi la colpa di avere messo in guardia Orsi e Guarguaglini contro di lei.
DEBBIE CASTANEDAIl tempo stringe, il contratto scade a fine luglio e Debbie vuole incontrare il premier per smontare il complotto. L'11 luglio 2011 torna alla carica su Marinella con un sms strappacuore: "Tesoro scusa non voglio disturbare in questi giorni perché so quanto è impegnato il Presidente. Però come sai sono a Roma e devo vedere il mio capo a Roma per parlare del mio rapporto di lavoro. Prima di incontrarlo vorrei avere il vostro consiglio a proposito di quello che ti ho detto l'altro giorno. Scusami tanto si insisto ma non voglio essere la causa di alcun problema. Ti ringrazio tanto Debbie".
hef11 debbie castaneda squatriti gretel coelho brosioDebbie CastanedaLa segretaria promette di riferire ma "è difficile in questi giorni". Alla fine Castaneda incontra il Cavaliere ed esce rinfrancata ma sempre più sospettosa verso l'ex amico Pozzessere. Debbie e Silvio erano molto amici, ma anche Paolo Pozzessere era amico della sua consulente sui mercati di Bogotà e Medellin, più nota come ex Miss Colombia. Proprio quando si sente sbugiardato dalla parola del premier, il 20 agosto 2011, il direttore commerciale abituato a navigare in mari tempestosi, si lascia scappare una frase che un uomo della sua esperienza mai avrebbe detto al telefono.
Ecco la sintesi della Digos: "Debbie dice che ha parlato con Berlusconi che ha negato di aver detto una cosa e Paolo dice non è vero perché tale cosa Berlusconi l'ha detta a tre persone differenti e che la cazzata invece l'ha detta a lei (Debbie). Paolo dice che Berlusconi ha parlato con Giuseppe Orsi (allora amministratore di Finmeccanica, ndr) con Carlo Alberto Iardella (amministratore Oto Melara, ndr) e con Pierfrancesco Guarguaglini, (allora presidente, ndr) in occasione della sfilata del 2 giugno e avrebbe detto loro di stare attenti a Debbie perché è coinvolta in un'indagine della magistratura, cosa che - prosegue Pozzessere, secondo la sintesi della Digos - avrebbe lasciato di stucco tutti e tre visti i problemi che Finmeccanica ha già con la magistratura" .
Pozzessere aggiunge che a lui l'ha detto Guarguaglini ‘tanto questo è il telefono brasiliano e quindi posso pure parlare'". Rinfrancato da questa considerazione aggiunge che "tale notizia sarebbe arrivata a Berlusconi tramite uno della Finanza". Il 31 luglio 2011 scade il contratto della società di Debbie Castaneda. Pozzessere le comunica con una lettera che non avrà diritto nemmeno al compenso (20 mila euro) connesso all'incontro con il capo delle Forze aeree colombiane, mai avvenuto.
ARRESTO DI PAOLO POZZESSEREPozzessere chiede indietro persino il telefonino aziendale. Il primo settembre però c'è un colpo di scena. Alle 8 e 49, annota la Digos, "Paolo riceve la chiamata di Debbie, che gli dice che a casa sua ci sono i carabinieri per conto della Procura di Napoli in merito ai suoi rapporti con Lavitola. lI telefono di Finmeccanica lo vogliono prendere loro e vogliono anche tutti i contratti con Fimneccanica". Castaneda aggiunge "che gli hanno chiesto perché l'hanno mandata via". Ma non parla della presunta soffiata del Cavaliere.