jair bolsonaro

di Patrizia Antonini (ANSA) - SAN PAOLO, 22 GIU - E' resa dei conti in Brasile, con l'avvio di un processo contro l'ex presidente, Jair Bolsonaro, che potrebbe decretarne l'ineleggibilità per otto anni, lasciandolo fuori dai giochi per le presidenziali del 2026. Un giudizio che per ora resta nel limbo, con l'udienza del Tribunale superiore elettorale aggiornata alla prossima settimana (martedì 27 giugno alle 19,00), ma carico di attesa per le proiezioni che la decisione potrebbe avere sul panorama politico.

 

manifestanti pro bolsonaro in brasile 2

Un verdetto che in caso di condanna - questo l'esito più probabile secondo gli osservatori - verrebbe comunque letto da Bolsonaro come "un affronto", e impugnato con un ricorso. Un'interdizione che porterebbe ad un probabile vuoto di leadership a destra, ma che allo stesso tempo potrebbe rinfocolare il sovranismo, in un Paese che comunque resta polarizzato e cova nella cenere, dopo l'assalto ai Palazzi della democrazia dell'8 gennaio. L'ex capo di Stato, che poco prima dell'inizio dell'udienza è volato a Porto Alegre, per partecipare alla fiera del Trasporto e della logistica TranspSul, è accusato dal Partito laburista democratico di "abuso di potere politico" e utilizzo distorsivo dei media.

 

supporter di bolsonaro assaltano al congresso a brasilia 17

In particolare, per aver criticato e cercato di screditare il sistema elettorale brasiliano e le urne elettroniche, utilizzando un evento con un gruppo di ambasciatori nella residenza dell'Alvorada, poi trasmesso dalla tv nazionale. Un episodio che risale al luglio 2022, qualche mese prima delle presidenziali di ottobre, emblematico della campagna elettorale al veleno condotta dal leader ultraconservatore, spesso basata su fake news e teorie cospirative.

 

Una minaccia alla democrazia - secondo molti - con numerose cancellerie occidentali che in quei mesi vollero esprimere sostegno pubblico allo stato di diritto brasiliano e alla legittimità delle procedure di voto.

 

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"Un evento trasformato in uno strumento elettorale, con una deviazione di intenti, in cui Bolsonaro disseminò di proposito informazioni false, utilizzando la sua funzione pubblica in modo indebito", come ha sottolineato il vice procuratore generale elettorale, Paulo Gonet, che in aula si è espresso per la condanna. Una tesi rigettata dall'avvocato dell'ex presidente, Tarcisio Vieira de Carvalho, che ha sottolineato: "Qui non è il bolsonarismo ad essere sotto processo, come vorreste farci credere, ma una riunione con gli ambasciatori, avvenuta prima dell'inizio del periodo elettorale".

 

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Le critiche di Bolsonaro possono essere state "inadeguate" - ha commentato il legale - ma tutt'al più può essere considerata propaganda elettorale anticipata, un'infrazione soggetta solo ad una multa. Alla riapertura dell'udienza, martedì prossimo, sarà subito il momento della verità. Inizierà a votare il relatore Benedito Gonçalves, seguito dai giudici Raul Araujo, Floriano de Azevedo, Andre Ramos Tavares, Carmen Lucia, Nunes Marques (l'unico nominato da Bolsonaro) e il presidente Alexandre de Moraes. Ma la richiesta di riesame, anche di un solo giudice, potrebbe far slittare il giudizio di due mesi.

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