A 79 ANNI “LITTORIO” FELTRI SI CANDIDA ALLE REGIONALI IN LOMBARDIA CON FRATELLI D'ITALIA – “FINALMENTE GUARITO, BASTA GUAI, CORRERÒ IN OMAGGIO A GIORGIA MELONI CHE STIMO MOLTO” - FELTRI ERA STATO IL CAPOLISTA DI FDI ALLE ELEZIONI COMUNALI DI MILANO RISULTANDO IL PIÙ VOTATO DEL PARTITO DELLA MELONI. NEL GIUGNO SCORSO FELTRI AVEVA RASSEGNATO LE DIMISSIONI “PER MOTIVI DI SALUTE”  

-

Condividi questo articolo


Da “Libero quotidiano”

 

giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco (3) giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco (3)

Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, si candiderà alle regionali lombarde con Fratelli d'Italia. L'annuncio è arrivato ieri pomeriggio con un tweet: «Finalmente guarito, basta guai, intendo candidarmi perle regionali in Lombardia nelle liste di Fratelli d'Italia in omaggio a Giorgia Meloni che stimo molto».

 

Feltri era stato il capolista di FdI alle elezioni comunali di Milano dell'ottobre 2021 e aveva conquistato 2.268 preferenze, risultando il più votato del partito della Meloni.

Nel giugno scorso Feltri aveva rassegnato le dimissioni «per motivi di salute» dal Consiglio comunale: al suo posto è subentrato l'esponente di FdI Enrico Marcora. Ora la nuova candidatura per il Consiglio regionale, nella lista di Fratelli d'Italia a sostegno del governatore uscente della Lega Attilio Fontana.

giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco (1) giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco (1) feltri meloni feltri meloni feltri meloni feltri meloni feltri meloni 19 feltri meloni 19 feltri meloni feltri meloni feltri meloni pubblico feltri meloni pubblico feltri meloni feltri meloni feltri meloni feltri meloni vittorio feltri saluta giorgia meloni foto di bacco vittorio feltri saluta giorgia meloni foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...