Estratto dell’articolo di Uski Audino per “La Stampa”
Un piccolo terremoto per la città di Berlino, ma un forte segnale di allarme per il governo di coalizione in Germania. È questo il risultato che emerge dalle elezioni anticipate di ieri a Berlino, dove i conservatori della Cdu si affermano come forza politica più forte in una città storicamente governata da coalizioni di sinistra, guadagnando negli exit poll dieci punti in più rispetto all'Spd, mentre i tre partiti di governo perdono consensi.
Dopo 21 anni il partito socialdemocratico non è più la forza principale della capitale, ma scende di circa 3 punti, fermandosi al 18,5% e rischiando la poltrona del sindaco.
il cancelliere tedesco olaf scholz
[…] L'altro segnale che viene dalle urne berlinesi è che la Cdu è sì la formazione politica più forte, con il 28%, ma non ha la maggioranza per governare perché gli altri partiti conservatori rimangono deboli: i liberali del Fdp perdono consensi rispetto al 2021 e con il 4,7% rischiano di non entrare nemmeno nel Parlamento cittadino, mentre l'Afd (con cui per il momento la Cdu esclude un'alleanza) cresce di un 1% ma rimane sotto la soglia delle due cifre. I verdi rimangono al 18,5%, con una piccola flessione, mentre la Linke perde un 2% e si attesta al 12,3%. […]
Al momento non è chiaro chi sarà la nuova sindaca o il nuovo sindaco. Se i Verdi, ora alla pari con la Spd, dovessero superare i socialdemocratici, potrebbero rivendicare il posto di sindaco, con la candidata 54 enne Bettina Jarasch. […]
Ma perché ha vinto la destra? […] La Cdu ha fatto leva sui problemi irrisolti della città, due su tutti: amministrazione e mobilità. «Nel 1948, quando la città era in macerie, potevi avere un estratto di nascita più velocemente di oggi» ha detto a Die Zeit l'ex politico dei verdi Wolfgang Wieland.
L'amministrazione cittadina, in perenne sotto organico, ha in effetti tempistiche esasperanti dopo il Covid. Si può aspettare fino a 4 mesi per avere un appuntamento all'ufficio comunale per rinnovare la patente e 6 mesi in tutto per il rinnovo.
[…] In questi 16 mesi, il governo rosso-rosso-verde ha affrontato la gestione dell'epidemia di covid, l'arrivo di oltre 100.000 rifugiati dall'Ucraina solo nella città di Berlino e le conseguenze economiche della guerra, con l'inpennata dei costi dell'energia. Il terremoto di Berlino non avrà ricaschi automatici sul governo federale, ma il guanto di sfida dei conservatori è lanciato e ora il governo Scholz dovrà muoversi con cautela ancora maggiore.
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