ALLEATI UN CORNO! - LA PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DI FRATELLI D’ITALIA SUL PRESIDENZIALISMO VIENE AFFOSSATA IN COMMISSIONE GRAZIE ALLE ASSENZE DI DUE PARLAMENTARI DI LEGA E FORZA ITALIA - GIORGIA MELONI: “IL TESTO NON È PASSATO PER DUE VOTI. ORA IO NON SO SE NON SIA PASSATA PER SUPERFICIALITÀ DI ALCUNI O PER UNA SCELTA POLITICA. SO CHE SE I PARTITI HANNO DEI PARLAMENTARI CHE NON POSSONO ANDARE QUEL GIORNO IN COMMISSIONE, LI POSSONO TRANQUILLAMENTE SOSTITUIRE...”

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Sabrina Cottone per “il Giornale”

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

Il presidenzialismo piace, anche se non tutti sono disposti ad ammetterlo, soprattutto quando a proporlo è Fratelli d'Italia, l'unica forza politica in opposizione al governo Draghi. Anche se si sa che non sono mancate le circostanze in cui il partito di Giorgia Meloni ha evitato la dêbacle del presidenzialista Mario Draghi.

 

È anche qui il paradosso: Fratelli d'Italia si trova all'opposizione di un governo che molti non hanno esitato a definire «presidenzialista», nonostante creda che sia proprio il presidenzialismo ciò che potrebbe ribaltare le sorti e il futuro del Paese. A dividere le forze che sostengono il governo è la proposta di legge costituzionale targata Fdi sul presidenzialismo alla francese.

 

berlusconi salvini meloni berlusconi salvini meloni

In commissione Pd, M5s e Leu hanno votato a favore di tutti gli emendamenti soppressivi su ogni articolo del testo, approvandoli. Contro si è schierato il centrodestra. Italia viva si è invece astenuta, come riferiscono fonti dem e renziane. Italia viva, viene spiegato, si è astenuta «perché non siamo contrari al presidenzialismo, ma la proposta di Fratelli d'Italia non va bene».

 

Anche la componente di Alternativa del gruppo Misto, viene riferito, ha votato in commisione Affari costituzionali della Camera insieme a Pd, M5s e Leu a favore di tutti gli emendamenti soppressivi degli articoli del testo Fdi sul presidenzialismo.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI

Secondo alcune fonti del centrodestra, ci sarebbe qualche malumore in quanto gli emendamenti soppressivi sono stati approvati per una manciata di voti, e avrebbero «pesato» a sfavore del testo sul presidenzialismo le assenze di due deputati (uno di Forza Italia e uno della Lega).

 

 «Ricordate quando, durante le scorse elezioni del presidente della Repubblica, la maggior parte degli esponenti politici chiedeva che fossero direttamente gli italiani a scegliere il Capo dello Stato? - tuona su facebook Giorgia Meloni - Tutte parole al vento. Oggi, in commissione Affari Costituzionali, non è passata la proposta di Fratelli d'Italia sul Presidenzialismo. Ancora una volta altri hanno scelto i giochi di palazzo».

 

BERLUSCONI SALVINI E MELONI BERLUSCONI SALVINI E MELONI

E, sottolinea velenosa, «il testo non è passato per due voti Lega-Fi. Ora io non so se questa proposta non sia passata per superficialità di alcuni o per una scelta politica. So che se i partiti hanno dei parlamentari che non possono andare quel giorno in Commissione, li possono tranquillamente sostituire...».

 

La riforma è attesa in aula la prossima settimana, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Gli assenti del centrodestra in commissione Affari costituzionali della Camera, in occasione dei voti sugli emendamenti soppressivi degli articoli della proposta di legge costituzionale targata Fdi sul presidenzialismo alla francese erano i deputati di Lega, Cristian Invernizzi, e di Forza Italia, Annagrazia Calabria.

 

BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI

«Non c'è stata nessuna volontà di affossare la legge», replicano da Fi. Si oppone il M5s. «Siamo contrari alla proposta di riforma costituzionale sul presidenzialismo promossa da Fdi, perché riteniamo che sia fumo negli occhi dei cittadini. Non condividiamo l'iniziativa né sul merito né sul metodo: affrontare questo tema che stravolge totalmente la nostra forma di governo a fine legislatura è una forzatura strumentale alla propaganda elettorale» dice Vittoria Baldino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari costituzionali della Camera. Lo scontro è in corso.

 

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