Reinhold Messner si dice favorevole, Gustav Thoeni contrario. La decisione per legge della Provincia autonoma di Bolzano di eliminare il termine Alto Adige, e conseguentemente l'aggettivo "altoatesino" per i suoi abitanti, divide anche il mondo dello sport.
"Hanno ragione perché noi stessi decidiamo, perché ci sentiamo sudtirolesi", è il pensiero espresso all'Adnkronos da Messner, celebre alpinista ed esploratore, che rimarca: "Io sono sudtirolese e non sono un altoatesino, molto semplice. Sono europeo, sono cittadino del mondo e sudtirolese. Però non si può vietare che un altro si senta altoatesino. Non sarà vietato il sentimento del Sudtirolo e i tre quarti dei sudtirolesi non si sentono tali. Il nostro paese si chiama Sudtirolo e non Alto Adige, questo è stata un'invenzione di De Gasperi di tanti anni fa".
"A me non crea alcun problema la denominazione 'Alto Adige', sarei favorevole a mantenerla", ribatte la leggenda dello sci alpino altoatesino, Gustav Thoeni. "Qui c'è sempre questa diatriba tra germanofoni e italiani. Io mi sento altoatesino, ho gareggiato e vinto con l'Italia e mi sono trovato sempre molto bene -aggiunge Thoeni-. Credo comunque che questa decisione non cambi nulla nella sostanza".
Di posizione neutrale, invece, l'argento olimpico della discesa Christof Innerhofer: "La politica non mi interessa -taglia corto l'azzurro-, io penso solo a sciare forte".
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