1. ALTRO CHE LITTI & CROZZA, A SANREMO IL VERO COMICO GUASTAFESTE SARA’ GRILLOMAO 2. PER FAZIETTO SARANNO GUAI MA AVRà ANCHE UN “OSPITE” CHE MANDERÀ IN TILT LO SHARE 3. UNO DEI CAVALLI DI BATTAGLIA DEL MOVIMENTO PENTASTELLUTO È PROPRIO LA DENUNCIA DEGLI STIPENDI DELLE STAR DELLA TIVU’ PUBBLICA. A PARTIRE DA QUELLO DI FAZIO 4. ROMPERE I COGLIONI AI PIDDINI SANREMINI, ANZICHÉ SALIRE SUL COLLE PER LA FARSA DELLE CONSULTAZIONI È LA SCELTA PIÙ POLITICA DI GRILLO: “QUELLA DI NAPOLITANO È UN'IMMENSA PRESA PER IL CULO. SCEGLIERÀ RENZIE CHE NON È PARLAMENTARE, CHE NON SI È MAI CANDIDATO NEL RUOLO DI PREMIER. LO FARÀ, COME LO HA FATTO PER MONTI E PER LETTA, IGNORANDO PARLAMENTO, COSTITUZIONE E VOLONTÀ DEGLI ITALIANI” 5. IL PD IN TILT: “VUOLE DANNEGGIARE LA TRASMISSIONE DI PUNTA DEL SERVIZIO PUBBLICO?”

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Tommaso Ciriaco per La Repubblica

Al Quirinale neanche a pensarci, meglio una canzone. Beppe Grillo sbarca a Sanremo, con un biglietto in cassaforte per il Festival. L'aveva promesso, l'ha fatto: «Martedì - annuncia il leader pentastellato su Twitter sarò prima fuori dall'Ariston e poi dentro». Il Movimento cinque stelle, intanto, sceglie di disertare le consultazioni per la formazione del nuovo governo.

Beppe Grillo sul palco insieme a Gino PaoliBeppe Grillo sul palco insieme a Gino Paoli

Il primo annuncio è di alcuni giorni fa. Il leader pentastellato si ritrova in un hotel romano, a colloquio con i suoi parlamentari. E non si trattiene: «Sapete cosa faccio tra qualche giorno? Vado a Sanremo». Silenzio, pausa ad effetto. «Andiamo io e quello lì...», sorride mimando il "cespuglio" di Gianroberto Casaleggio: «Seduti in mezzo al pubblico. Io e lui, ad ascoltare Fabio Fazio». Per aggiungere, a fine incontro: «Ma vi immaginate la faccia di quelli là? Andranno nel panico, impazziranno...».

GRILLO NAPOLITANOGRILLO NAPOLITANO

Il braccio di ferro con la Rai dura da un pezzo. Uno dei cavalli di battaglia del Movimento è proprio la denuncia degli stipendi delle star della televisione pubblica. A partire da quello di Fazio. Un'escalation culminata a settembre nell'occupazione simbolica di viale Mazzini.

Non sarà però una prima volta. Dopo l'allontanamento dalla Rai per una battuta sui socialisti, il comico tornò a frequentare il piccolo schermo calcando proprio il palco del teatro Ariston. Era la fine degli anni Ottanta, lui ironizzava davanti alla platea gremita: «Essere qui è la mia sconfitta, vado via! Vabbé, ho già preso la caparra, due o tre cosine le dico...».

VAURO SU FAZIO GRILLO SAVIANOVAURO SU FAZIO GRILLO SAVIANO

Stavolta si presenta al Festival nelle vesti di "contestatore" - pare seduto tra le prime file - di certo pronto a raccogliere l'attenzione dei media fuori e dentro il Festival.
Chi già si preoccupa è il Pd: «Grillo - domanda Michele Anzaldi - vuole danneggiare la trasmissione di punta del servizio pubblico?».

SANREMO FAZIO LITTIZZETTO MENGONI BIANCA BALTI jpegSANREMO FAZIO LITTIZZETTO MENGONI BIANCA BALTI jpeg

Il Colle, invece, i cinquestelle non saliranno. Dopo un'assemblea congiunta dei parlamentari, il Movimento stabilisce a maggioranza (62 voti contro 17, 6 gli astenuti) di non recarsi al Quirinale per le consultazioni. «Il Presidente non è garante delle istituzioni», tuonano.

Una scelta preannunciata proprio da Grillo sul blog: «Napolitano - scrive - darà via al rito che dovrebbe per decenza risparmiarci. Un'immensa presa per il culo. Sceglierà Renzie che non è parlamentare, che non si è mai candidato nel ruolo di premier. Lo farà, come lo ha fatto per Monti e per Letta, ignorando Parlamento, Costituzione e volontà degli italiani».

Non tutti, però, apprezzano. Sulla Rete in molti sollevano più di qualche dubbio. E la senatrice Serenella Fucksia non si nasconde: «Non condivido la scelta di non andare al Colle! Questo non è il momento del silenzio, ma è il momento dei giusti argomenti e dell'azione. Io non ci sto a lasciare il campo».

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDISANREMO FAZIO E LA LITTIZZETTO VERSIONE FARFALLINA jpegSANREMO FAZIO E LA LITTIZZETTO VERSIONE FARFALLINA jpeg

I falchi, da sempre in maggioranza, tirano però dritto. E l'ex capogruppo al Senato Paola Taverna lo conferma: «Napolitano legittima un passaggio che dovrebbe essere parlamentare. Questa non è democrazia. Vogliono far sembrare normale quello che è eversivo».

 

 

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