ISTAT: PIL ITALIANO FERMO NEL II TRIMESTRE
(AWE/LaPresse) - Il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2018. È la stima preliminare dell'Istat, che base le attese degli analisti, che si aspettavano una flessione dello 0,1% su base trimestrale.
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(LaPresse) - Il secondo trimestre del 2019 , precisa l'istituto statistico, ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2018. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, c'è un contributo nullo sia della componente nazionale al lordo delle scorte, sia della componente estera netta.
LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP
PIL, ISTAT: CONTINUA FASE STAGNAZIONE DELL’ECONOMIA ITALIANA
(LaPresse) - "Nel secondo trimestre del 2019 è continuata la fase di sostanziale stagnazione dell’economia italiana che prosegue ormai dal secondo trimestre dello scorso anno". Lo scrive l'Istat, commentando il dato preliminare sul Pil del secondo trimestre, che "si basa su una valutazione dal lato dell’offerta che indica cali dell’attività per l’agricoltura e per l’industria e un contenuto incremento per l’insieme del terziario".
PIL, SALVINI: ECONOMIA FERMA, VEDO TECNICI LEGA PER MANOVRA CORAGGIOSA
(LaPresse) - "L'economia è ferma. Tra pochi minuti mi sposto pochi palazzi qui a fianco per la riunione dei tecnici economici della Lega. Stiamo lavorando per una manovra coraggiosa, forte e incisiva. Non è il momento delle mezze misure, delle mezze cose". Lo ha detto il vicepremier leghista, Matteo Salvini, in una diretta Facebook.
LAVORO, ISTAT: DISOCCUPAZIONE CALA AL 9,7% A GIUGNO
(AWE/LaPresse) - Il tasso di disoccupazione a giugno scende al 9,7%, limato di 0,1 punti percentuali rispetto a maggio. Lo rileva l'Istat, che sottolinea che le persone in cerca di occupazione sono ancora in calo (-1,1%, pari a -29 mila unità nell’ultimo mese).
ISTAT: DISOCCUPAZIONE CALA AL 9,7% A GIUGNO-2-
(LaPresse) - La diminuzione è determinata da entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni. La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a giugno è in lieve calo (-0,1%, pari a -14 mila unità), l’andamento è sintesi di un aumento tra gli uomini (+18 mila) e una diminuzione tra le donne (-33 mila). Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il quinto mese consecutivo.
Nel trimestre aprile-giugno, il calo delle persone in cerca di occupazione (-4,3%, pari a -114 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, -22 mila). Nei dodici mesi si registra un forte calo dei disoccupati (-10,2%, pari a -288 mila unità) e a un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2%, pari a 23 mila).
LAVORO, ISTAT: DISOCCUPAZIONE GIOVANI CALA AL 28,1% A GIUGNO
(AWE/LaPresse) - La disoccupazione giovanile è al 28,1% a giugno, in calo di 1,5 punti percentuali rispetto a maggio e di 4,6 punti nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. Lo rileva l'Istat. Il tasso di inattività aumenta tra i 15-24enni al 74,2%, con un incremento su mese di 0,4 punti percentuali e su anno di 0,7 punti.
M5S: RECORD OCCUPATI DOCCIA GELATA PER PROFETI APOCALISSE
(LaPresse) - "Stamattina per i profeti dell'Apocalisse è arrivata un'altra doccia gelata. I nuovi dati Istat testimoniano ancora una volta che con le politiche messe in campo da questo Governo, in particolare dal ministro Di Maio e dal MoVimento 5 Stelle, la disoccupazione cala progressivamente e al tempo stesso cresce l'occupazione di qualità.
Infatti, la percentuale di senza lavoro è scesa ancora, attestandosi a giugno al 9,7%, il tasso più basso da sette anni e mezzo, mentre la disoccupazione giovanile è calata al 28,1%, il tasso più basso dall'aprile 2011. Contemporaneamente, nello stesso mese il tasso di occupazione è salito al 59,2%, nuovo massimo storico dal 1977. Se non bastasse, grazie al tanto vituperato Decreto Dignità, 42mila dei 52mila nuovi occupati dipendenti sono stabili.
Stiamo dimostrando che, al contrario di quanto è avvenuto nel recente passato, si può far aumentare l'occupazione senza togliere diritti. Adesso avanti spediti con il salario minimo, una legge di civiltà con cui alzeremo gli stipendi di circa 3 milioni di lavoratori e combatteremo veramente il dumping, salariale e - di conseguenza - sociale". Così in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle in Commissione Lavoro.