Paola Vuolo per "Il Messaggero.it"
vaticanoAgenti segreti travestiti da preti, 007 infiltrati tra i pellegrini, tiratori scelti che controllano da tetti e terrazze gli ingressi a San Pietro e microfoni ambientali e telecamere che sembrano penne. L'intelligence si prepara per l'ultimo Angelus del Papa e studia da giorni il terreno d'azione. Sulle planimetrie del Vaticano arrivate nelle mani della sicurezza segreta i cerchietti rossi indicano i punti considerati più a rischio per un attentato e sarà praticamente impossibile oltrepassare il colonnato senza essere ispezionati dai metal detector.
VATICANOGLI 007
Massima allerta, il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ieri ha convocato al Viminale i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence. I responsabili della sicurezza vaticana e i servizi segreti italiani hanno passato in rassegna gli obiettivi sensibili e presi in considerazione tutti gli scenari, anche quelli più improbabili e drammatici. «L'attenzione è alta - dice uno 007 - anche se non c'è nessun segnale che possa fare pensare ad un attentato, ma il nostro lavoro è anche quello di prevedere un evento che non ha quasi nessuna possibilità di verificarsi: un kamikaze imbottito di esplosivo che forza la porta di Sant'Anna, o una bomba che esplode tra la folla di piazza San Pietro». Agenti segreti con la tonaca e finti pellegrini si confonderanno tra i fedeli e microfoni ambientali capteranno le conversazioni fino a 400 metri.
LE MISURE
Oltre 600 carabinieri e poliziotti in divisa e in borghese controlleranno la folla, agenti della Digos filmeranno ogni persona o situazione sospetta e la gendarmeria vaticana seguirà la piazza anche dalla centrale operativa. La macchina della sicurezza si è già messa in moto. Triplicati i metal detector, che controlleranno borse e zaini agli ingressi di San Pietro, i rilevatori saranno anche mobili, poliziotti e carabinieri li useranno nella piazza. Dalla Questura sono stati predisposti anche i punti di ricarica per le batterie dei metal detector. In campo gli artificieri, che già da domani bonificheranno San Pietro, la piazza è stata divisa in settori, e la zona intorno al Vaticano. E sono previste oltre cento scorte per l'arrivo di capi di stato, ambasciatori e personalità da tutto il mondo.
Le misure decise al tavolo del Comitato della sicurezza saranno le stesse anche mercoledì prossimo 27 febbraio, giorno dell'ultima udienza di Benedetto XVI. Sono 2000 tutti gli uomini mobilitati, oltre alle forze dell'ordine, nell'ultima domenica del Papa lavoreranno i volontari della Protezione civile, gli addetti dell'Ama, i vigili urbani e personale Atac e Ares 118. Le forze dell'ordine lavoreranno 24 ore su 24.