L’ANTI-GRILLO? E’ BERLUSCONI – SHOW DEL CAVALIERE AL SALONE DEL MOBILE: “I 5 STELLE? OLTRE IL 70 PER CENTO DEI LORO PARLAMENTARI NON HA MAI FATTO UNA DICHIARAZIONE DEI REDDITI – LA LEGGE ELETTORALE? CON IL MAGGIORITARIO AL GOVERNO UNA MINORANZA ESTREMA" – LO SHOW CON UNA FAN ALLO STAND DI PUBLITALIA: "VUOLE CHE MI SPOGLI?" -

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BERLUSCONI SALONE DEL MOBILE BERLUSCONI SALONE DEL MOBILE

Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

 

«Oltre il 70 per cento dei parlamentari di Grillo non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi in vita sua». Silvio Berlusconi è di umore eccellente. È appena calato in elicottero sulla «nuova» Fiera, al Salone del Mobile, e l' accoglienza della folla per l' ex premier è balsamica.

 

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Però, sui 5 Stelle è sferzante. Se mai c' è stata, da parte sua, una fascinazione per le novità introdotte dai grillini, oggi sembra del tutto superata. Qualcuno gli dice «non ci lasci nelle mani di Grillo» e lui attacca: «Tutti voi siete abituati ad alzarvi alla mattina, a far quadrare i conti, molti devono pagare i dipendenti... ». Il problema è che «C' è molta ignoranza nella classe politica su certi temi. Oltre il 70% dei parlamentari di Grillo non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi in vita sua. Non hanno mai fatto nulla di buono per sé o per gli altri».

 

Poi, c' è chi gli domanda del reddito di cittadinanza proposto dagli stellati. Il Cavaliere è liquidatorio: «Indurrebbe tutti a non lavorare. E poi non si può fare, perché costa 90 miliardi».

 

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Berlusconi passeggia tra gli stand. Con lui ci sono il presidente del Salone Claudio Luti e quello di Federlegno, Emanuele Orsini. Ma anche le fedelissime Mariastella Gelmini e Licia Ronzulli. È curioso, apre i cassetti, fa scorrere le mani sulle superfici e si lancia in grandi lodi per un settore «in cui l' Italia esprime la cultura più avanzata, qui le cose funzionano e da questo salone possiamo trarre pensieri ottimistici».

 

Nella giornata dei sorrisi, il fondatore di FI manifesta qualche insofferenza solo quando gli chiedono di politica e di legge elettorale: «Con un sistema tripolare, il maggioritario porterebbe al governo del Paese una minoranza estrema». Questa governerebbe perché «i tre poli sono al 30 per cento. E chi va al governo con il 30 per cento avrebbe in realtà il 15, 16, 17 per cento di voti e governerebbe contro l' 85 per cento». In ogni caso, il Cavaliere non ha voglia di entrare nelle alchimie delle alleanze possibili.

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Anche perché «senza una legge elettorale approvata ogni discorso è vano». Torna, invece, sull' economia: «Penso che ci dovrebbe essere una valuta per l' import-export e una per l' economia interna del Paese. Così, potremmo anche stampare moneta».

 

Sul finire del tour, il Cavaliere si dirige verso lo stand di Publitalia. Lì, è quasi visita privata e lui si mette a tenere una sorta di lezione ai dipendenti che vi sono riuniti.

 

Ma lo stand ha una parete trasparente, e tutti lo riconoscono. Una signora riesce a farsi largo e lo chiama per nome: «Volevo vederla da vicino Silvio... grazie!». Lui, non perde l' opportunità della battuta: «Vuole che mi spogli?». Poi, il fondatore di FI va al pranzo con gli imprenditori del Salone. E anche lì, c' è chi gli chiede un selfie.

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