BUGNO DI FERRO – DI MAIO È FURIBONDO CON TRIA PER IL CASO CLAUDIA BUGNO – COME SE NON BASTASSERO L’INGAGGIO DEL FIGLIASTRO DEL MINISTRO NELLA SOCIETÀ DEL COMPAGNO DELLA CONSIGLIERA, L’INCARICO IN BANCA ETRURIA E LA NOMINA A STMICROELECTRONICS, VIENE PURE FUORI CHE LA CONSIGLIERA DI TRIA SI STA OPPONENDO CON FORZA AL DOSSIER ALITALIA. E PARTE LA RAPPRESAGLIA: “SE NON LA MANDA VIA AVRÀ UN PROBLEMA CON NOI”

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claudia bugno claudia bugno

LA NOMINA DI CLAUDIA BUGNO HA MESSO D’ACCORDO LEGA E M5S, CHE SONO INCAZZATI NERI CON IL MINISTRO - http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/carezza-bugno-ndash-nomina-claudia-bugno-super-consulente-199796.htm

 

QUEGLI STRANI INTRECCI CHE IMBARAZZANO TRIA (E NON SOLO PER LE PARENTELE) - http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/quegli-strani-intrecci-che-imbarazzano-tria-non-solo-parentele-199761.htm

 

DUOMO POLITIK - CLAUDIA BUGNO, DAL CDA DEL CRAC ETRURIA A SUPER-CONSULENTE DEL GOVERNO PENTASTELLATO. AL M5S CRESCE IL PELO SULLO STOMACO - http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/duomo-politik-claudia-bugno-cda-crac-etruria-super-consulente-183154.htm

 

il ministro giovanni tria con la moglie maria stella (3) il ministro giovanni tria con la moglie maria stella (3)

M5S, INTERROGAZIONE CONTRO IL MINISTRO. “O VA VIA LA CONSIGLIERA O LASCIA LUI”

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Indizi di una guerra imminente. Gianluigi Paragone, al momento non proprio il grillino meno interessato alle questioni finanziarie, appunta su Facebook con sarcasmo: «Tutto a posto Tria?». Il senatore del M5S, che da giorni contro le resistenze di chi al Quirinale e nel governo non lo vuole alla presidenza della commissione di inchiesta sulle banche, allega due articoli apparsi ieri su La Verità e Il Fatto .

 

giovanni tria giancarlo giorgetti giovanni tria giancarlo giorgetti

Racconta una trama di presunte raccomandazioni, intrecci familiari e aziendali. Al centro c' è il ministro dell' Economia, il figlio della sua seconda moglie , Nicolò Ciapetti, e la consigliera del titolare di via XX Settembre, Claudia Bugno. La morale di questa storia è che il vicepremier Luigi Di Maio è furibondo con Tria, il M5S vuole la testa della Bugno, sta preparando una interrogazione parlamentare, e come, ha confidato il leader, «se non la manda via Tria avrà un bel problema con noi».

GIUSEPPE CONTE E GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE E GIOVANNI TRIA

 

In sintesi i fatti sarebbero questi: Bugno viene assunta da Tria ad agosto 2018, due mesi dopo il figliastro entra alla Tinexta spa, il cui amministratore delegato, Pier Andrea Chevallard, è compagno della Bugno. Non solo: Ciapetti era stato addetto stampa nello staff di Bugno quando lei, sotto Matteo Renzi, era diventata coordinatrice della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.

 

claudia bugno dg2024 foto mezzelani gmt001 claudia bugno dg2024 foto mezzelani gmt001

Sarebbe già questo abbastanza per il M5S, per chiedere un chiarimento al ministro. Invece c' è di più: perché si scopre che Bugno era nel cda della Banca Etruria, la banca di cui era vicepresidente il papà dell' ex ministro Maria Elena Boschi al centro della feroce campagna grillina contro il Pd, e ne è uscita con una pesante multa di 121 mila euro, per non aver controllato e gestito i rischi dell' istituto. Due aspetti della propria biografia che lei dimentica di scrivere nel curriculum pubblicato sul Mef.

 

Ora, scava scava, viene alla luce anche altro che riguarda l' attuale governo gialloverde. E la ciccia si fa più politica. Bugno al Mef, spiegano fonti del ministero, è conosciuta come «guerrafondaia». Nomignolo che si è conquistata per il duro carattere e i modi ruvidi con cui si sta opponendo a una serie di operazioni societarie. Una su tutte: Alitalia. Un dossier che sta molto a cuore al ministro dello Sviluppo economico Di Maio. Ci sarebbe lei dietro le resistenze di Tria, soprattutto sulla partecipazione del Tesoro.

 

claudia bugno dg2024 foto mezzelani gmt003 claudia bugno dg2024 foto mezzelani gmt003

E in vista della possibile fusione di Alitalia con un altro partner, avrebbe spinto il ministro a sostenere la tedesca Lufthansa e non l' americana Delta, su cui invece è concentrato di Di Maio. Sulla questione, i grillini sussurrano la presenza di un «conflitto di interessi», perché «fino al marzo 2018 Bugno è stata vice presidente Public Affairs di Alitalia e se n' è andata perché l' ex commissario Luigi Gubitosi non la voleva più lì».

 

luigi di maio giovanni tria luigi di maio giovanni tria

Sospetti, veleni che intorbidiscono ancora di più i rapporti tra il principale azionista del governo, il M5S, e il ministro che ha in mano le leve economiche di ogni decisione politica. Di Maio ha dato mandato di fare chiarezza sulla consulente con una interrogazione parlamentare dei 5 Stelle. Ed è solo l' inizio di un piano per azzoppare Tria. Sullo sfondo dell' affaire Bugno c' è anche la sua candidatura al cda di StMicroeletronics, azienda italo-francese di componentistica elettronica. In questo caso anche la Lega e il premier Giuseppe Conte avrebbero avvertito Tria dall' inopportunità di una scelta non condivisa, e lei si sarebbe convinta a ritirare la candidatura.

 

CLAUDIO BUGNO 2 CLAUDIO BUGNO 2

Restano le macerie di mesi di attacchi e tensioni. Dalla manovra fino al decreto per rimborsare i truffati dalle banche che Tria ancora non ha firmato, nonostante la richiesta perentoria di Di Maio e Salvini. Ieri, poi, il ministro ha dato un altro assaggio di quanto l' urgenza di esprimere un' opinione da economista spesso stoni con gli equilibri del suo stesso governo alle prese con uno scenario economico depressivo.

 

Sottolineare che la «crescita è a zero», dire che le banche sono «in pericolo», agli occhi di Conte, Di Maio e Salvini è una sconfessione di tutto quello che è stato promesso finora. «Perché lo fa?», si chiede Conte. Autolesionismo, pensano i ministri. Oppure, come maliziosamente sostengono dentro il M 5S, usa la realtà dei numeri come scudo contro i gialloverdi per blindarsi. In modo che se alla fine andrà via - come vogliono i grillini - potrà dire di essere stato cacciato perché si era opposto alla razzia della spesa pubblica.

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