Lorena Loiacono per leggo.it
Il lupo (anche se, in tal caso, sarebbe più appropriato dire... la lupa) perde il pelo ma non il vizio: dopo il caso Luparelli, ovvero il consigliere comunale che (come denunciato da Leggo) si collega ai lavori dell'Aula sdraiato sul divano con il cuscino dietro la testa e la sigaretta in mano), ecco il caso Mennuni. Pochissime ore dopo la consigliera di Fratelli d'Italia, Lavinia Mennuni, ieri è infatti intervenuta in commissione Turismo e Cultura collegandosi direttamente dalla sua auto. Proprio mentre era al volante.
Durante la seduta capitolina, in diretta streaming, la consigliera guidava buttando un occhio al cellulare posizionato sul cruscotto di fronte a sé, sul lato destro. E pensare che le commissioni capitoline si svolgono online per evitare i rischi Covid: in questo modo, però, a rimetterci è la sicurezza stradale. La distrazione è dietro l'angolo, vale per tutti: dall'autista dell'autobus al ragazzino neopatentato fino all'automobilista più esperto. Semplicemente, non si fa.
ALESSANDRO LUPARELLI CONSIGLIO COMUNALE
E allora in Campidoglio serve un cambio di passo: ieri la presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli, dopo il caso Luparelli, ha assicurato a Leggo che proverà a riportare un po' di ordine nel comportamento dei consiglieri. «Siamo rappresentanti delle istituzioni sempre. Ricorderò questa cosa, l'ho già fatta presente e lo rifarò nelle prossime capigruppo».
In arrivo quindi la netiquette dell'online, utilizzata anche a scuola per evitare i comportamenti scorretti in dad da parte dei ragazzini. «Mi dispiace per l'accaduto spiega la Mennuni voglio sottolineare che non sono membro di quella commissione: ho chiesto di intervenire ma, avendo un delicato impegno famigliare, ho dovuto fare due cose insieme. Ci tenevo molto a partecipare per presentare la delibera per la candidatura del Lido di Ostia Roma come sito Unesco».