1. EXPO 2030, LA CORSA DI ROMA. GUALTIERI A DUBAI PER I VOTI
Lorenzo De Cicco per “Il Messaggero”
Prossima tappa: Dubai. In Campidoglio preparano le valigie. Il sindaco Gualtieri, dopo la presentazione, via streaming dalla Farnesina, al Bureau International des Expositions di Parigi, è pronto a volare alla volta degli Emirati, che ospitano l'edizione di quest' anno, per lanciare la campagna elettorale per Roma 2030. La Capitale, dopo il summit di ieri, è ufficialmente in corsa per l'Expo, un evento che vale 200mila posti di lavoro, di cui 100mila stabili a kermesse finita, e un volume d'affari stimato dalla Luiss in 45 miliardi di euro. Sarebbe il triplete perfetto, per il rilancio della città, dopo i miliardi del Pnrr e gli investimenti per il Giubileo del 2025.
Roma se la gioca contro Mosca, Odessa, Busan e Riad. Match difficile. «Nessuno farà sconti», avverte l'ex 007 Giampiero Massolo, messo a capo del comitato promotore italiano. Tocca conquistare il voto della maggioranza dei 169 paesi membri del Bureau. Una vera e propria corsa elettorale, dove non contano i comizi ma le diplomazie, le trattative riservate, più qualche nome di altissimo profilo come testimonial. Il Campidoglio sogna Obama. «L'ex presidente Usa? Sarà una squadra forte», risponde sibillino Gualtieri.
LA TELA I tempi sono stretti: per gennaio va strutturato il comitato promotore, che per ora conta appunto su Massolo, ex capo dei servizi segreti del Dis e dal 2016 presidente di Fincantieri, più l'ambasciatore Giuseppe Scognamiglio, che ha iniziato a lavorare al dossier con Raggi e che è stato confermato da Gualtieri come direttore generale. Accanto al pool organizzativo, ci sarà un comitato d'onore, di cui faranno parte il premier e il presidente della Repubblica, più, così sperano Campidoglio e Farnesina, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Perché per avere chance di vittoria, Roma ha bisogno del voto di tutti gli stati dell'Unione. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è già al lavoro. Il 21 dicembre, al summit di fine anno della Farnesina, il dossier Expo sarà illustrato a tutti gli ambasciatori italiani sparsi per il mondo. Parte la moral suasion. Poi ci sono le trasferte, la campagna elettorale in giro per continenti. A febbraio Gualtieri volerà a Dubai, per raccogliere proseliti tra i padiglioni dell'Esposizione 2020, rimandata causa Covid. La coreana Busan, per dire, sta giocando la carta Squid Game: a Dubai offre ai visitatori la possibilità di cimentarsi nei tradizionali giochi (innocui, in questo caso) resi famosi dalla serie Netflix.
L'ucraina Odessa ieri ha corteggiato la Francia, ricordando che un francese, il duca di Richelieu, è stato governatore della città ai primi dell'Ottocento. Gualtieri ha chiuso il discorso in inglese con un «merci». Messaggi sottotraccia. Di Maio ha ricordato che «l'Italia è stata tra i primi 11 Paesi a dare vita al Bureau». E che ancora oggi, come il vecchio detto, «tutte le strade portano a Roma». Nel frattempo in città ne va scelta una, di strada. O meglio, di zona.
Tor Vergata è in pole per ospitare i padiglioni che dopo il maxi-evento diventeranno incubatori di tecnologie e centri di ricerca. Il mondo produttivo è in pressing. «Il sistema delle imprese è pronto, avanti tutta con la collaborazione pubblico-privato per portare a Roma questa grande occasione di sviluppo», twittava ieri il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, il primo a proporre la candidatura.
L'ex sindaca Raggi, che ha spinto per l'Expo mentre era in carica e che dovrebbe presiedere a breve la Commissione speciale del Comune, fa gioco di squadra con l'ex rivale Gualtieri: «Uniti vinciamo».
LE DATE Roma si candida all'Expo col titolo «Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione», cambiato rispetto a quello proposto da Raggi. L'evento si svolgerebbe dal 25 aprile al 25 ottobre 2030. Parlando al Bureau, Gualtieri ha illustrato «5 ragioni» per scegliere la Capitale: «Roma è una città unica che mostra la sua storia di migliaia di anni»; «è la città con la cintura verde più estesa al mondo»; «è un bastione della cultura e della scienza»; «è tradizionalmente una città aperta»; poi c'è il Giubileo, che «manderà un potente messaggio di inclusione e speranza».
Il video di lancio della candidatura dell'Urbe è un mix di antichità e innovazione, dal Colosseo alla Formula E. «Il mio nome è Roma - dice la voce di una bambina, pazienza per la svista nella traduzione in inglese: my names - e sono pronta a nascere di nuovo». Finita l'emozione, c'è il realismo di Di Maio: «Sarà una campagna elettorale lunga».
2. E DRAGHI NOMINA IL SINDACO COMMISSARIO DEL GIUBILEO: SUBITO IL PIANO DEGLI INTERVENTI
Fabio Rossi Per "il Messaggero"
Tre anni al Giubileo: il tempo stringe e Roma deve essere pronta, indipendentemente dalla candidatura per Expo 2030, all'Anno Santo che si aprirà a Natale del 2024. Un evento che per la Città eterna significa 40-45 milioni di pellegrini in arrivo, un miliardo e mezzo di fondi stanziati dal Governo e una delle tre grandi occasioni di questo decennio (con il Pnrr e la stessa Expo) da non perdere assolutamente.
Alla guida della macchina, con l'obiettivo di renderla rapida ed efficiente, ci sarà Roberto Gualtieri: il sindaco è stato nominato da Mario Draghi commissario al Giubileo del 2025. Il premier ha annunciato la sua scelta nella riunione di ieri del tavolo interistituzionale, dove è stata presentata la governance del grande evento, che per la Capitale rappresenta un volano di ripresa e sviluppo fondamentale.
Non ci saranno subcommissari, ma una cabina di regia della quale faranno parte il commissario, la Santa Sede, il Governo e la Regione Lazio. Inoltre è stata decisa l'istituzione di una società pubblica che fungerà da ente appaltante. «Lavoreremo senza sosta affinché Roma sia pronta per questo evento di portata planetaria e di straordinario significato spirituale», commenta l'ex ministro dell'Economia.
IL TAVOLO Con Draghi e Gualtieri c'erano il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Roberto Garofoli, i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, dell'Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e del Turismo, Massimo Garavaglia, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, e i parlamentari Alberto Bagnai, Marianna Madia e Francesco Silvestri.
«Il prossimo Giubileo 2025 a Roma manderà un potente messaggio di inclusione, solidarietà e speranza - spiega Gualtieri - Sarà un passo molto importante per il rilancio della vocazione cosmopolita di Roma e la sua promozione del dialogo interculturale e interreligioso». L'evento «ci darà anche la possibilità di riqualificare le già consistenti strutture ricettive della città - sottolinea l'inquilino del Campidoglio - così da poter accogliere decine di milioni di visitatori in un contesto sicuro e ospitale».
GLI INTERVENTI Per il Giubileo del 2025 il Governo ha già stanziato 1,450 milioni di euro per finanziare le principali opere infrastrutturali e le strutture ricettive per i pellegrini. La lista delle opere necessarie per l'Anno Santo è lunghissima: ci sono la chiusura dell'anello ferroviario cittadino, sette tramvie, i primi prolungamenti delle metropolitane, il potenziamento del collegamento su ferro tra Termini e Fiumicino e la riqualificazione delle principali stazioni ferroviarie e delle zone limitrofe, a partire da San Pietro, Termini, Ostiense e Trastevere.
roberto gualtieri si affaccia dal campidoglio 1
Ma anche interventi di riqualificazione e pedonalizzazione intorno al Vaticano, a partire da via della Conciliazione, e nelle aree delle basiliche, oltre a una manutenzione straordinaria del Lungotevere, dei ponti e delle banchine sul Tevere, da rendere navigabile. Quindi interventi di natura più ampia come il completamento della Civitavecchia-Orte, la realizzazione della Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, il potenziamento della Salaria della Roma-L'Aquila e della Roma-Pescara, fino al proseguimento della Civitavecchia-Livorno da Tarquinia. Opere che, per essere velocizzate, necessitano di procedure semplificate. E quindi del commissario.
giubileo san pietro roberto gualtieri primo giorno in campidoglio ROBERTO GUALTIERI SPAZZINO MEME padiglione italia a dubai 3 padiglione italia a dubai 6 passaggio di consegne tra virginia raggi e roberto gualtieri 5