Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
Per i prossimi tre anni - nel 2024, 2025 e 2026 - gli italiani pagheranno meno per il canone della Rai. La cifra scenderà dagli attuali 90 a 70 euro annui. La decisione del governo Meloni - contenuta nella legge di Bilancio - fornisce al centrodestra un discreto argomento politico in vista della campagna elettorale per le Europee 2024. La Lega, che da tempo demonizza il canone per il servizio pubblico tv, già canta vittoria.
In ogni caso - spiega il ministero dell’Economia - il taglio non avrà un impatto visibile sui conti della televisione di Stato. La stessa legge di Bilancio - mentre riduce il canone da 90 a 70 euro - riconosce alla Rai uno stanziamento straordinario di 420 milioni per ognuno dei prossimi tre anni. […]
giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini
Le modalità pratiche di assegnazione dei 1.260 milioni non sono ancora decise. Le chiarirà il Contratto di Servizio, l’atto che regola gli impegni reciproci tra Rai e Stato. Viale Mazzini tira un sospiro di sollievo anche per un altro motivo. Il canone resterà dentro la bolletta elettrica. La legge di Bilancio di Meloni cita esplicitamente la norma introdotta dal governo Renzi nel 2016, al riguardo. Norma che, proprio grazie alla riscossione con la bolletta, sconfisse la storica evasione dell’imposta televisiva.
Ora, l’Unione Europea contesta che la bolletta della luce sia lo strumento per pagare il canone. […] Il governo Meloni, come peraltro gli esecutivi a guida Letta e Draghi, non se la sente però di rinunciare alla bolletta elettrica, che resta un solido argine contro l’evasione.
Il ministero dell’Economia stima che l’intera operazione del canone - con il taglio a 70 euro e lo stanziamento compensativo da 1260 milioni in tre anni - costringerà Viale Mazzini a fare delle economie, ma ragionevoli. Nel triennio, la televisione di Stato perderebbe 60 milioni, in tutto. La Rai è più ottimista. Confida di ottenere 1410 milioni l’anno dal canone a 70 euro (grazie a un’ulteriore stretta sugli ultimi irriducibili evasori) cui si aggiungerebbero i 420 milioni di compensazione statale ogni anno.
Se davvero questo scenario si realizzasse, la tv pubblica strapperebbe 30 milioni in più (già nel 2024 rispetto al 2023). E in tre anni potrebbe ridurre i costi interni fino all’8% e l’indebitamento finanziario netto fino al 20%.
GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI
Al di là del balletto dei numeri, le opposizioni contestano il governo Meloni che avrebbe semplicemente finto di tagliare il canone. Stefano Graziano del Pd nota che i soldi compensativi (i 420 milioni) comunque arriveranno dalle tasche degli italiani: «Palazzo Chigi», accusa il deputato, «è in confusione». […]
Invece i grillini stimano in 1,66 euro al mese - dunque in «5 centesimi al giorno » - la cifra che ogni famiglia risparmierà per il canone televisivo. Una cifra colossale - ironizzano - che certo non ripaga delle continue stangate, al supermercato, dal benzinaio, in banca per la rata del mutuo.
CANONE RAI BOLLETTA canone rai 7