Gerardo Pelosi per “il Sole 24 Ore”
Sarà venerdì 26 la giornata chiave per capire il possibile punto di caduta dell'offerta di Kkr per Tim. Mentre si riunirà nuovamente il cda di Tim (ufficialmente per discutere di strategie) al Quirinale il presidente francese, Emmanuel Macron firmerà insieme al presidente del Consiglio, Mario Draghi il nuovo Trattato del Quirinale.
Nessun collegamento diretto tra i due appuntamenti. È abbastanza scontato che sia Macron che Draghi sui tavoli aperti del Trattato non solleveranno affatto la questione Tim-Vivendi-Kkr. L'azienda francese di Vincent Bolloré controlla quasi il 24% di Tim e ha fatto sapere che l'offerta di Kkr «è insufficiente e non rispecchia il valore reale dell'azienda».
vincent bollore emmanuel macron
Più coinvolto nella vicenda il Governo italiano per il 10% presente in Tim con Cdp ma anche da parte del premier italiano la posizione ufficiale è per una linea di grande neutralità che si affida alle determinazioni del mercato anche se non esclude di far valere le sue prerogative nel caso vengano toccati asset strategici per la sicurezza nazionale esercitando i poteri del cosiddetto "golden power".
Non è escluso, tuttavia, che tra giovedì sera e venerdì Macron possa affrontare la questione a Roma in maniera del tutto informale. Ma è difficile capire come la questione possa essere sollevata.
Se in Italia Bolloré si dice pronto a collaborare con il Governo italiano per il bene dell'azienda e il mantenimento dei livello occupazionali, in Francia il patron di Vivendi non nasconde le sue simpatie per il centro destra ed è in guerra aperta con il presidente Macron.
In vista delle elezioni del prossimo anno Bolloré e Macron si marcano a vicenda con reciproca diffidenza. Il presidente francese teme soprattutto lo strapotere del tycoon bretone nel settore dell'informazione che comprende ormai radio, tv e giornali come Paris Match e Le Journal du Dimanche o come la casa editrice Hachette. Secondo Mediapart, l'uomo d'affari avrebbe addirittura puntato a Le Figaro.
mario draghi con emmanuel macron 3
A Roma di tutto questo non si parlerà. Tra l'altro, anche volendo, il Trattato del Quirinale non potrà essere utilizzato. Non solo perchè i tempi per la sua entrata in vigore non sono immediati ma perché tra i 12 articoli di cui si compone il Trattato, la cooperazione nel settore economico è affrontata sotto l'aspetto dell'individuazione di obiettivi comuni tra le due business communities nell'ottica di un rafforzamento della struttura industriale dei due Paesi senza entrare nei meccanismi di funzionamento delle singole società.
Un accordo che ricalca lo schema del cosiddetto Trattato dell'Eliseo firmato a Parigi nel '63 dal cancelliere tedesco Adenauer e dal presidente francese De Gaulle e che proprio per questo motivo si sta organizzando con la firma al Quirinale tra Draghi e Macron anche se il presidente francese avrà una cena di lavoro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella giovedì sera sempre al Quirinale.
vincent bollore emmanuel macron MACRON BOLLORE' mario draghi emmanuel macron 2