DAGONEWS
È un caso che Invitalia sia finita nel bordello Ilva? No, non lo è: i suoi vertici sono già scaduti e da mesi il governo cerca di trovare un accordo per le nomine. L'agenzia che dovrebbe attrarre gli investimenti in Italia è di proprietà del ministero del Tesoro ma lavora ''per conto'' del ministero dello Sviluppo Economico guidato da Patuanelli, che avrebbe dato l'ok alla nomina di Andrea Viero (attualmente in Fincantieri) come amministratore delegato al posto di Domenico Arcuri.
A questo scenario si è però opposto Conte, che ha già stretto un accordo con alcuni esponenti del Pd per confermare Arcuri. Come risolvere il busillis? Nominando Viero presidente ma con deleghe molto pesanti e operative, mantenendo però in sella pure Arcuri. Il coinvolgimento di Invitalia nel dossier di Taranto la dice lunga sul rapporto tra Conte e Arcuri.
Il casino dell'acciaieria dovrebbe comunque risolversi, ed è sempre più chiaro come i franco-indiani stessero cercando una scusa o per uscire o quantomeno per rinegoziare tutto a termini molto più favorevoli (dietro la minaccia dell'uscita).
Come in ogni trattativa, hanno chiesto 100 per ottenere 50: lo scudo penale sarà reintrodotto, ma per salvarlo dalla scure della Corte Costituzionale sarà esteso a tutte le aziende che si apprestano a bonificare industrie esistenti; gli esuberi da oltre 6.000 passeranno a 2.500, con lo Stato che si caricherà degli ammortizzatori sociali necessari a non mandare in rovina le famiglie; l'intervento di un soggetto pubblico che, se non può essere Cdp, sarà appunto Invitalia.
CLAUDIO TESAURO INVITALIA CON DOMENICO ARCURI Domenico Arcuri STEFANO PATUANELLI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI CON LAKSHMI E ADITYA MITTAL DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE