Da "Repubblica.it"
rutelli alemanno"Sei spocchioso". "Hai detto una cazzata". Botta e risposta tra l'attuale sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e l'ex primo cittadino, Francesco Rutelli. A far "riscaldare" gli animi, durante un'atmosfera particolarmente distesa in occasione del decennale dell'Auditorium Parco della Musica: la struttura dell'Ara Pacis.
rutelli alemannoRispondendo alla domanda del moderatore, il giornalista Aldo Cazzullo, sul più grande merito e il più grande errore dei sindaci presenti, Francesco Rutelli ha risposto: "Non voglio guastare l'atmosfera. La cosa negativa di Alemanno è che anziché concretizzare ipotesi ha provato a smontare l'Ara Pacis. La cosa positiva è che non l'abbia fatto". Immediata la replica di Alemanno: "Rutelli è stato un sindaco molto innovatore. Difetti? Un po' troppo spocchioso - ha detto ironicamente - vuole sempre avere quel tono in più ma comunque ognuno ha il suo carattere".
AUDITORIUMEd ha poi aggiunto: "La modifica dell'Ara Pacis si farà e su progetto dello stesso che l'ha realizzata". Rutelli, riprendendo la parola, ha aggiunto: "Non ho capito il giudizio di Alemanno. Sono stato garbatissimo con lui, anche troppo, semmai ho usato l'ironia e lo scherzo, ma forse Alemanno ha un chiodo fisso. L'espressione da lui usata è stata secondo me fuori luogo".
Walter VeltroniA provare a mettere pace tra i due Walter Veltroni che scherzando ha detto: "L'obiettivo di Cazzullo era quello di 'rovinare' l'atmosfera istituzionale ed è riuscito nel suo intento".
Ma sul palco Alemanno e Rutelli si sono dati l'ultimo "botta e risposta" 'ufficiale'. Alemanno: "Non facciamone un dramma". Rutelli: "Hai detto una cazzata".
Un commento su Veltroni? "Ha dato impulso al settore culturale, ma il suo difetto è stato che ha fatto molte pentole ma non tutti i coperchi e quindi molte cose me le sono ritrovate sulle spalle io", ha detto Gianni Alemanno."Ogni sindaco ha trovato dei debiti precedenti - ha replicato Veltroni - e io certamente non ho accusato i miei predecessori degli anni '60: e' normale che ci sia una continuità dell'amministrazione, si tratta di un aspetto che fa parte della vita di questa città e va affrontato come gli altri".
Aldo CazzulloAuditorium compie 10 anni. Sono passati 10 anni dall'apertura. L'Auditorium Parco della Musica di Roma festeggia con uno storico incontro tra gli ultimi tre sindaci della città, Francesco Rutelli, Walter Veltroni e Gianni Alemanno, annunciando un anno di eventi e una mostra con le foto di 186 artisti in rappresentanza degli oltre 7.500 musicisti e cantanti che hanno calcato il palcoscenico del Parco della Musica. A parlare del bilancio e del futuro dell'Auditorium, questa mattina, sono stati gli ultimi tre sindaci della capitale, i vertici di Musica per Roma, l'ad Carlo Fuortes e il presidente Aurelio Regina, e Bruno Cagli, sovrintendente di Santa Cecilia.
L'avventura dell'Auditorium, ha ricordato proprio quest'ultimo, iniziò nel novembre 1994 con la posa della prima simbolica "pietra", che in realtà era un albero piantato da Rutelli, alla presenza dell'architetto Renzo Piano. Poi, il 21 dicembre 2002, arrivò l'inaugurazione di una struttura realizzata da 1.100 operai con 40.000 metri cubi di cemento, 6 milioni di chili di acciaio, 1.600 travi di legno e 2.500 piante. Sul palco l'orchestra nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Myung Whun Chung. Sono trascorsi dieci anni, ha poi ricordato Regina, "in mezzo sono passati 10 milioni di spettatori e oltre 7.500 artisti. Un successo straordinario continuato anche in questi due anni difficili caratterizzati dalla crisi".
Carlo Fuortes"Costruire l'Auditorium fu un'avventura difficilissima - ha poi ricostruito Rutelli, che fu il primo cittadino che decise di realizzare la struttura - Ci siamo riusciti con un grande gioco di squadra. Mi chiedo se oggi sarebbe possibile farlo. La risposta che mi do è che non credo, non si potrebbe reggere a tutti i colpi subiti durante l'iter di costruzione dell'opera, anche perché viviamo in un periodo caratterizzato dall'essicarsi dei finanziamenti per le grandi opere e per la cultura, e dall'aumento della conflittualità".
Aurelio Regina"Aprire l'Auditorium fu una svolta per l'immagine di Roma oltre che per la politica culturale della città - ha poi detto Veltroni, che fu il sindaco in carica in occasione dell'inaugurazione - Fu anche una forte leva per lo sviluppo economico. Le cose sono andate bene per l'Auditorium anche per la continuità delle varie amministrazioni. E vorrei dire - ha aggiunto l'ex sindaco parlando delle difficoltà ricordate da Rutelli - che se c'è la volontà politica gli ostacoli si superano".
"In questi dieci anni - ha concluso Alemanno - l'Auditorium ha registrato ottimi risultati, dando a Roma un'immagine rivolta verso il futuro. Una cosa importante per una città legata sempre al passato e alla sua archeologia. Ora l'Auditorium merita un ulteriore sviluppo a cui lavoriamo da due anni e mezzo con Renzo Piano: parlo del Parco della Musica e delle Arti, un asse museale tra Auditorium e Maxxi sull'asse di via Guido Reni che diventerà un boulevard con nuove sale multifunzionali lungo il suo percorso che unirà Villa Glori al Ponte della Musica".