CHAOUQUI ATTACK! – LA PR VIA FACEBOOK: “MA QUALI RICATTI A PAOLO BERLUSCONI! CON LUI SOLO CONVERSAZIONI CORDIALISSIME” – “NON HO PAURA DEL CARCERE: SE MI CONDANNANO MI CONSEGNO AL VATICANO” – MONSIGNOR BALDA? “È UNO TRAVESTITO DA PRETE”

In poche ore il presunto “corvo” di Vatileaks ha “bombardato” dai microfoni della “Zanzara”, via Facebook e stasera va in tv a “Ballarò”. Ma la piddina Lorenza Bonaccorsi non ci sta: “La Rai rischia di diventare la tribuna per veleni e accuse in diretta tv”…

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1. FRANCESCA CHAOUQUI A LA ZANZARA: “NON HO PAURA DEL CARCERE, SE MI CONDANNANO MI CONSEGNO A VATICANO”. “BALDA? UN VERME, HA PROBLEMI PSICHIATRICI. E A LUI LE DONNE NON INTERESSANO…”

Da “Radio 24 - la Zanzara”

 

“Paura del carcere? No, è un sentimento che non conosco. Se mi condannano voglio scontare la pena nelle prigioni del Vaticano”. Lo dice Francesca Immacolata Chaouqui, considerato uno dei ‘corvi’ nel caso Vatileaks 2, a La Zanzara su Radio 24. Non c’è una singola prova per condannarmi – dice la Chaouqui – ma se dovesse finire male mi ritengo una martire e pretendo di scontare la pena, non accetterò la grazia, mi ritengo prigioniero politico”.

 

FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA

“Mi auguro – continua – che il Papa mi faccia scontare la pena perché devono assumersi la responsabilità di aver condannato una persona innocente. Ripeto: se mi condannano rimarrò in Vaticano, dovranno portarmi via in catene, vado io di mia spontanea volontà dalle guardie svizzere”.

 

 “Io a letto con Balda? Trovo offensivo rispondere, ma l’avete mai visto il Monsignore…E poi non sono io né quelle che appartengono alla mia categoria le persone che interessano a lui”. Lo dice Francesca Immacolata Chaouqui, considerato uno dei ‘corvi’ nel caso Vatileaks 2, a La Zanzara su Radio 24. Sta dicendo che Balda è omosessuale, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: “Non lo so, sicuramente a lui non interesso né io né le mie simili. Non gli piacciono le donne, questo è sicuro. Negli ultimi tempi stentavo a riconoscerlo, quello che dicevano tutti è che è uno travestito da prete”.

nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda

 

E il memoriale allora?: “E’ un memoriale da pazzi, è tutto falso. Ho già querelato. E’ opera dei suoi avvocati, vogliono sostenere che Balda non era lucido mentre passava quei documenti, mentre faceva certe azioni, perché c’era una persona accanto a lui con comportamenti strani che lo induce a fare queste cose. E’ un verme”. “Ero amica di Balda – continua la Chaouqui – poi il rapporto si è rotto a maggio perché lui comincia  a comportarsi male, non onora il suo ruolo.

 

francesca chaouqui francesca chaouqui

Non solo cazzeggia coi messaggini ma ogni sera va a un concerto diverso, parte in vari alberghi a Torino, Verona, Bologna, macchine d’epoca, aperitivi, frequenta una cricca assurda di personaggi pazzeschi del mondo dello spettacolo. Quello che ho conosciuto prima era un genio delle finanze, una persona concreta, poi non l’ho più riconosciuto tanto che gli ho suggerito di sottoporsi a una perizia psichiatrica e lui andò a farsi visitare all’ospedale di Tor Vergata”.

 

“Ho conosciuto un sacerdote – dice ancora il presunto ‘corvo’ – ora è una roba sconvolgente, non saprei neanche come definirlo, usciva dal Vaticano e andava a casa a prendere la mamma per una passeggiata ed è finito ad andare a concerti di notte. Il suo vizio è la vanità, spendeva tanti soldi per fare acquisti, per oggetti vari”. E i messaggini in cui voleva portargli sua cugina?:

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

 

“E’ vero solo uno, quando gli dico ‘scopa che ti passa’, ma è una battuta, un modo di dire, lui era un monsignore particolare. Tutto il resto no, è falso. I suoi avvocati fanno circolare delle veline, cioè le stampate di alcune chat ma alcune sono coperte col pennarello nero, ci sono dei pezzi cancellati. E poi non ho nessuna cugina con quel nome”.

 

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

“Non ho mai passato un documento riservato ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi”. Così Francesca Immacolata Chaouqui, considerato uno dei ‘corvi’ nel caso Vatileaks 2, a La Zanzara su Radio 24. “Non ho mai consegnato nulla a nessuno – spiega la Chaouqui - che non fosse interno alla Santa Sede e non fosse un mio superiore. Mai dato un documento a Nuzzi o Fittipaldi, mentre Monsignor Balda ammette di averlo fatto”.

 

Perché lei parlava coi giornalisti, avendo un incarico così delicato, chiedono i conduttori?: “Io parlo con i giornalisti perché di lavoro faccio questo, parlo con chi mi paga, nel senso che ho una mia vita da seguire fuori perché il lavoro della commissione in Vaticano era gratis. Se volevo pagare un mutuo doveva proseguire con il mio lavoro di comunicatrice.

 

Ma non parlavo del Vaticano, mai parlato con loro del Vaticano, assolutamente no”. E Luigi Bisignani, che rapporti ha?: “Ho sentito Bisignani in questi giorni, spesso mi chiama per chiedermi come sta mio figlio e non parliamo del processo. Non nascondo l’amicizia con lui, non sono ipocrita come altri”.

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

 

“Sto bene, il problema in questi giorni sono le nausee perché sono incinta di 3 mesi. Non so ancora se è maschio o femmina, quello che Dio vuole e mi darà va bene”. Lo dice Francesca Immacolata Chaouqui, considerato uno dei ‘corvi’ nel caso Vatileaks 2, a La Zanzara su Radio 24. “Se sarà un maschio lo chiamerò Pietro”, dice poi la Chaouqui.

 

 

CHAOUQUI SU FACEBOOK: ''CONVERSAZIONI CORDIALISSIME CON BERLUSCONI, NESSUN RICATTO''

 

Di positivo c'è che finalmente ho compreso cosa è successo a Terni.

Sono veramente tranquilla.

Le conversazioni per cui è processo sono quelle fra me e Mario Benotti.

 

È settembre 2013 e racconto a Benotti di aver parlato con Paolo B, con cui ho un rapporto cordialissimo e non certo nei termini del ricatto o delle pressioni.

 

monsignor vallejo balda 1 monsignor vallejo balda 1

Parlato di quel suo giornalista Fabio Marchese Ragona, che organizzó la truffa dei tweet falsificati sulla prima pagina de il giornale a mio danno.

Dopo la chiacchierata restammo in rapporti cordiali, il giornale prese le sue decisioni autonomamente circa il giornalista ed io le mie.

 

Punto. Lo stesso Paolo Berlusconi, o suo fratello potranno confermare di non aver subito alcun ricatto o pressione.

Quindi comprendo forse la doverosità dell'inchiesta ma sono tranquilla e spero prima possibile di poter spiegare ai PM la mia posizione.

Su mio marito invece: Sempre Benotti in quel tempo era in forte contrasto con l'ex marito della compagna per l'affidamento della figlia dei due.

 

Benotti ipotizzava che per la bambina non fosse idoneo vivere con il padre. Mi chiese di verificare se mio marito, tramite una analisi dei social del signore in questione, potesse trovare qualcosa di poco consono.

VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

 

Una ricerca su Facebook, Twitter, YouTube, null'altro ovviamente.

Quindi anche mio marito potrà tranquillamente rispondere ai PM.

Spero che la giustizia italiana abbia tempi brevi su questa indagine, me lo auguro di cuore, sono due fatti molto chiari e sintomatici di nessun reato.

Buona giornata.

 

 

3. ED È UN CASO LA PARTECIPAZIONE DELLA CHAOUQUI A BALLARÒ

da “repubblica.it

 

MARIO BENOTTI MARIO BENOTTI

Intanto proprio l'annunciata presenza della Chaouqui a Ballarò ha acceso una aspra polemica tra il Pd e la trasmissione condotta da Massimo Giannini. Nella puntata di stasera è infatti prevista una intervista alla pr: "E' opportuno che la lobbista Francesca Chaouqui, coinvolta in indagini non soltanto in Vaticano ma anche della procura di Roma, venga intervistata in diretta e senza controparte, in prima serata in una rete del servizio pubblico come Raitre, nel pieno delle indagini, tuttora in corso?

lorenza bonaccorsi lorenza bonaccorsi

 

Quale è l'idea editoriale dietro ad un'operazione del genere della trasmissione Ballarò?", ha domandato in una dIchiarazione la responsabile cultura della segreteria Pd Lorenza Bonaccorsi, parlamentare della Commissione di Vigilanza Rai.

 

"Sarebbe poco comprensibile se il servizio pubblico corresse il rischio di divenire la tribuna per veleni e accuse in diretta tv, che non avrebbero nulla a che fare con l'informazione", ha concluso la Bonaccorsi.

 

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