(ANSA) Nel corso delle perquisizioni del 7 novembre scorso nell'ufficio di Vítor Escária, capo di gabinetto del primo ministro portoghese António Costa, sono stati trovati circa 76 mila euro in contanti. I mazzi di banconote, secondo quanto riportato oggi dai media, erano nascosti fra le pagine di libri e casse di vino. L'avvocato dell'inquisito ha già fatto sapere che nulla hanno a che fare con l'attività politica del suo assistito, mentre Costa, dimissionario, ha fatto sapere che ha già esonerato e sostituito il suo capo di gabinetto.
Antonio Costa - primo ministro portogallo
L'indagine della magistratura lusitana su appalti sospetti per la transizione verde ha portato, martedì scorso, a decine di perquisizioni e cinque arresti (fra cui la detenzione dello stesso Vítor Escária), all'incriminazione del ministro delle Infrastrutture, João Galamba, e alle dimissioni del premier, aprendo una crisi di governo.
Dopo aver sentito i partiti, ieri, e poi il Consiglio di Stato, la cui riunione inizia oggi alle 16:00 (ora italiana), il Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa parlerà alla nazione annunciando se intende sciogliere l'Assemblea della Repubblica (parlamento monocamerale portoghese) e procedere a elezioni anticipate o se darà l'incarico a un altro possibile primo ministro con il sostegno dell'attuale maggioranza socialista. Uno dei nomi che circola in questo momento, nel caso in cui si opti per la seconda soluzione, tuttavia data dagli osservatori come meno probabile, è quello del Presidente dell'Assemblea della Repubblica, Augusto Santos Silva.