Mattia Feltri per “la Stampa”
Le immagini da Lampedusa - duemila migranti ricoverati dove se ne potrebbero ricoverare trecentocinquanta - sono un giudizio divino sul lavoro del nostro ministero dell'Interno.
Però adesso a mettere a posto le cose arrivano i sovranisti con le loro erculee dottrine: blocchi navali ed estrosi decreti sicurezza, necessari alla sensibilità patriottica, toccata dall'invasione di stranieri e dalla criminalità che si portano appresso.
E allora mi sono chiesto, come va questa famosa invasione? Come siamo messi con la sostituzione etnica? Eh, insomma. Attualmente in Italia risiedono cinque milioni e 193 mila stranieri. L'anno scorso erano cinque milioni e 171 mila. In un anno sono aumentati di ventiduemila.
Per essere una sostituzione etnica, per di più nel tempo del governo delle élite radical chic, non va alla grande. Sette anni fa, nel 2015, gli stranieri residenti erano 5 milioni e 14 mila. Poco più di cinque milioni erano e poco più di cinque milioni sono. L'invasione mi batte un po' la fiacca, ma c'è pur sempre l'emergenza criminalità.
Bene, a che punto siamo con l'emergenza criminalità di questi extracomunitari che non si integrano? Secondo il rapporto Antigone uscito ieri, la percentuale di stranieri fra i detenuti è del 31.3 per cento.
Alta, ma più bassa dell'anno scorso, che era del 32.3 e molto più bassa del 2019, quando era al 33.4. Allora, nel 2019, lo 0.40 per cento degli stranieri residenti in Italia era in prigione, due anni fa eravamo allo 0.35, l'anno scorso allo 0.34, quest' anno allo 0.33. Ecco, le cose vanno sempre meglio, dicono i numeri. Ma non dimentichiamolo, i numeri sono arabi.