CHI LAVORA AL “CENTRINO”? – MATTEUCCIO RENZI SA BENE CHE ITALIA VIVA È AI TITOLI DI CODA, MA DIFFICILMENTE UCCIDERÀ LA SUA CREATURA DAL PALCO DELLA LEOPOLDA – LA PARTITA SI GIOCA SUL DOPO QUIRINALE, ANCHE TENTANDO UN ACCORDO SULLA LEGGE PROPORZIONALE – MA CHI C’È CON LUI? OLTRE A CALENDA, I PARLAMENTARI DI CORAGGIO ITALIA, +EUROPA CON DELLA VEDOVA-BONINO E QUEL PEZZO DI FI CONTRARIO AI FLIRT SOVRANISTI. E COME LEADER SPUNTA MARA CARFAGNA…

-

Condividi questo articolo


Claudio Bozza  per il “Corriere della Sera”

 

matteo renzi alla leopolda 2021 8 matteo renzi alla leopolda 2021 8

Tra i sondaggi altalenanti tra il 2 e il 3%, il fuoco di fila dell'inchiesta Open e la bufera per le sue conferenze a pagamento in Stati autoritari arabi, Matteo Renzi si trova chiuso in un angolo, all'apice dell'impopolarità. Così, per tentare di uscire da quell'angolo, trasformerà ancora una volta la Leopolda nel suo ring. «Pensano di costringermi a lasciare la politica? Non ci penso nemmeno, anzi», ribatte a chi gli consiglia un passo indietro per dedicarsi all'attività di lobbying .

 

calenda renzi calenda renzi

Ma all'ex premier, per rimanere in sella (urne anticipate o meno), stavolta dovrà riuscire una mossa del cavallo ancora più complessa di quella con la quale fece crollare il Conte II. Per restare in prima linea, specie con 345 posti in meno in Parlamento, serve un nuovo contenitore politico: «"Grande centro", "Nuovo centro"? Termini consunti - spiega un fedelissimo renziano -. Qui semplicemente bisogna andare "oltre", se proprio vogliamo uno slogan: un centro draghiano, che però prevede un'opa, più o meno ostile, su Forza Italia».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 4 matteo renzi alla leopolda 2021 4

Chi dalla Leopolda si attende il lancio di un nuovo soggetto politico rimarrà deluso: difficile che Renzi comunichi la fine di Italia viva nello stesso luogo in cui ne annunciò la nascita appena due anni fa. Il senatore di Firenze, e quasi tutti i 43 parlamentari di Iv, sanno bene che quel partito che aspirava alla doppia cifra è ormai ai titoli di coda. Ma con il Quirinale alle porte c'è la possibilità di giocare la partita della vita. Come? Lavorando, dietro le quinte, al dopo Colle.

 

CARFAGNA RENZI CARFAGNA RENZI

Perché nella testa di Renzi, qualora l'«operazione oltre» andasse in porto, potrebbe scattare solo una volta eletto il nuovo capo dello Stato, tentando anche l'accordo per una nuova legge proporzionale. Ma chi sono i soggetti coinvolti? C'è Carlo Calenda, con cui il rassemblement liberal è andato già in porto in Europa. E già qui arriva il primo ostacolo: il leader di Azione, che su questo fronte non sente Renzi da un po', è disposto al dialogo anche in Italia ma rimanda con chiarezza a due sue dichiarazioni: «Renzi scelga: o politico o businessman ».

 

matteo renzi carlo calenda matteo renzi carlo calenda

E poi: «Serve un progetto davvero riformista e non tatticista, come l'alleanza con Micciché in Sicilia». Quello della leadership è il nodo chiave. Troppi galli in un contesto che aspira a mettere insieme, oltre a Renzi e Calenda, anche i parlamentari di Coraggio Italia (oggi 30, ma con tensioni Brugnaro-Toti), +Europa con Della Vedova-Bonino e soprattutto quel pezzo di FI contrario ai flirt sovranisti con Salvini e Meloni. Nell'«operazione oltre», insomma, è vitale un passo indietro dei troppi aspiranti leader.

 

MARA CARFAGNA 3 MARA CARFAGNA 3

E il profilo per convincere i «galli» a farlo - così come avvenne, ad esempio, con Parisi, Mastella, Marini e Dini nel 2001 per la nascita della Margherita con Rutelli leader - ha un nome e un cognome. La ministra (forzista) per il Sud Mara Carfagna - donna, moderata e apprezzata bipartisan - è più di una suggestione per il futuro prossimo. Anche nella testa di Renzi, che la Margherita contribuì a piantarla, giovanissimo, e che ora vorrebbe vederla rinascere in versione 2.0.

matteo renzi alla leopolda 2021 3 matteo renzi alla leopolda 2021 3 CARLO CALENDA MATTEO RENZI CARLO CALENDA MATTEO RENZI matteo renzi alla leopolda 2021 2 matteo renzi alla leopolda 2021 2 matteo renzi alla leopolda 2021 1 matteo renzi alla leopolda 2021 1 renzi calenda renzi calenda carlo calenda matteo renzi carlo calenda matteo renzi mara carfagna mara carfagna mara carfagna mara carfagna mara carfagna mara carfagna mara carfagna mara carfagna matteo renzi alla leopolda 2021 5 matteo renzi alla leopolda 2021 5

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?