Fiorenza Sarzanini per il ''Corriere della Sera''
Un appartamento nel cuore di Trastevere costa circa 800 euro, poco di più se ci si sposta nel quartiere Prati una delle zone più prestigiose di Roma. Si concentrano sui canoni di affitto, ma soprattutto sui requisiti degli occupanti, le verifiche avviate sugli alloggi del ministero della Difesa.
I controlli già effettuati dallo Stato Maggiore hanno consentito di scoprire che su 3.600 inquilini, ben 1.900 sono certamente «abusivi» mentre sugli altri si stanno ultimando le ispezioni. Di questi 1.700, molti sono inseriti nelle «fasce protette» dunque avrebbero titolo per rimanere, ma si dovrà comunque accertare che abbiano tuttora i requisiti.
L' inchiesta della Procura di Roma è ancora contro ignoti, ma gli elenchi degli inquilini sono già stati acquisiti e per chi risulterà irregolare il rischio è una denuncia per falso, mentre eventuali reati compiuti dai responsabili della gestione del patrimonio immobiliare saranno valutati dalla Procura ordinaria, ma anche da quella militare.
la casa di elisabetta trenta a san giovanni
Il primo censimento ha infatti fatto emergere casi di parenti che hanno ereditato il contratto al decesso del titolare senza comunicarlo e addirittura ufficiali trasferiti che hanno lasciato l' alloggio a mogli e figli. La maggior parte vive a Roma, ma secondo calcoli ancora provvisori effettuati dallo Stato Maggiore anche al Nord e al Sud ci sarebbero centinaia di pratiche «sospette».
Tanto che adesso si sta valutando l' ipotesi di approvare un decreto per mettere ordine su migliaia di immobili a disposizione e sulle caserme che risultano inutilizzate. Anche tenendo conto che ci sono almeno 5.000 appartamenti vuoti perché mancano i soldi per manutenzione e ristrutturazione. Ma i comitati degli inquilini «senza titolo» sono già pronti a reagire: «Basta con questa storia degli abusivi, sono falsità».
Fino allo scorso agosto sono stati i sottosegretari del governo gialloverde Angelo Tofalo (M5S) e Raffaele Volpi (Lega) ad occuparsi della mappatura. Un lavoro effettuato grazie al contributo dello Stato Maggiore che al termine delle prime verifiche ha inviato la relazione in Procura. Il dossier evidenzia come l' occupazione delle case si concentri soprattutto nelle zone di pregio di Roma, ma anche Milano, Firenze e Napoli. E soprattutto i danni causati a chi non riesce ad ottenere l' assegnazione proprio perché non vengono liberati gli appartamenti.
Una battaglia condotta dai sindacati che anche ieri hanno evidenziato come «la problematica assume un rilievo sociale visto che migliaia di militari, specialmente quelli con carico di famiglia, sono costretti al pendolarismo, uno stile di vita sacrificante ma necessario a garantire la loro presenza presso le famiglie».
angelo tofalo con mitra e mimetica 1
Il titolare della Difesa Lorenzo Guerini ha deciso di portare in Consiglio dei ministri un decreto - che viene esaminato in queste settimane con le commissioni Difesa di Camera e Senato - proprio per «mettere a reddito il patrimonio oppure dismettere quello che rappresenta soltanto un onere».
Linea condivisa dal sottosegretario Tofalo che ieri ha ribadito: «Le categorie degli alloggi vanno suddivise in due gruppi: uno legato alla funzione svolta, che fa decadere il diritto una volta venuta meno l' esigenza operativa dell' occupante, e l' altro legato alla situazione economica, che può rappresentare un supporto per chi, dovendo prestare servizio in città caratterizzate da un costo della vita troppo alto o ritrovandosi in una situazione temporanea di difficoltà economica, ha bisogno del supporto della Difesa».
elisabetta trenta lorenzo guerini