COME MAI GRILLO NON FA PIU’ SPARATE POLITICHE? NON SARA’ PERCHE’ NON È PIÙ COPERTO DA MANLEVA PER EVENTUALI CAUSE LEGATE AL SUO RUOLO DI GARANTE? "L'ELEVATO" AVEVA SIGLATO UN ACCORDO NEL 2018 CON DI MAIO E CASALEGGIO CHE LO TUTELAVA PER UNA IMPORTANTE CIFRA IN CASO DI AZIONI GIUDIZIARIE MOSSE CONTRO DI LUI PER VIA DEL SUO RUOLO POLITICO. E SONO IN BILICO ANCHE I 300 MILA EURO PER LA COLLABORAZIONE CON IL MOVIMENTO: BEPPE MAO E CONTE DEVONO DECIDERE IL DA FARSI…

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Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per corriere.it

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Un accordo che pesa come un macigno sugli orizzonti del Movimento. Un altro nodo sul tavolo delle trattative che da mesi tengono impegnati i vertici Cinque Stelle. Beppe Grillo e Giuseppe Conte devono decidere il da farsi. La questione è duplice. A maggio scade l’intesa da 300mila euro annui (divisi in due contratti) per la collaborazione del garante con il Movimento come comunicatore. L’intesa per il rinnovo - secondo i rumors interni agli stellati - sarebbe “vicina”, ma pendente ancora. E tra le pieghe dei discorsi sarebbe spuntato un altro “scoglio”, un macigno appunto che complica le dinamiche interne del M5s.

 

Secondo indiscrezioni, Grillo non sarebbe più coperto da manleva per eventuali cause legate al suo ruolo di garante dalle ultime elezioni Politiche. Il fondatore del Movimento aveva siglato un accordo nel 2018, alla vigilia delle elezioni, con Luigi Di Maio e Davide Casaleggio che lo tutelava per una importante cifra in caso di azioni giudiziarie mosse contro di lui per via del suo ruolo politico. Quel contratto era arrivato proprio in seguito ad alcune perplessità del garante, che aveva ipotizzato di non concedere l’uso del simbolo per le Politiche (poi vinte dal M5S). Ora, cambiati i vertici e finita la legislatura , quella tutela sarebbe venuta meno.

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Forse non è un caso, quindi, che Grillo negli ultimi mesi sia stato molto più prudente del solito nelle sue esternazioni politiche (...)

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