LA CRISI DELLA LEGA? L’AVEVA PROFETIZZATA UMBERTO BOSSI A INIZIO 2020 QUANDO IL CARROCCIO ERA SOPRA IL 30% NEI SONDAGGI – IL SENATÙR AVVERTÌ SALVINI: “ALTRO CHE PRIMA GLI ITALIANI. PER QUELLO BASTA E AVANZA LA DESTRA NAZIONALISTA. SE TRASFERISCI LA LEGA AL SUD, POI DIVENTA PIÙ DIFFICILE CHIEDERE IL VOTO ALLA LOMBARDIA, AL VENETO E ALL'EMILIA. LA LEGA FA ANCORA GLI INTERESSI DEL NORD, SÌ O NO? BASTA FARE DUE CONTI: PIÙ DELLA METÀ DEGLI ELETTORI ITALIANI VIVE SOPRA IL PO. SE PERDIAMO QUESTI È FINITA…”

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Estratto dell’articolo di Luca Ricolfi per “la Repubblica”

 

LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI

Nell'estate del 2019, subito dopo le elezioni europee, la Lega di Matteo Salvini sfiorava il 35%. Oggi deve accontentarsi del 7-8%, circa il 20% dei consensi alle Europee 2019, e meno del 50% di quelli alle Politiche del 2018. […] Come è stato possibile un tale tracollo?

Una ragione ovvia è che, ai tempi del Papeete (agosto 2019), Salvini sbagliò clamorosamente i calcoli, ovvero non si rese conto che il Pd - grazie alla spregiudicatezza di Renzi - avrebbe potuto rimangiarsi l'impegno zingarettiano a non fare alleanze con i Cinque Stelle.

 

umberto bossi e matteo salvini umberto bossi e matteo salvini

Di lì un'emorragia di consensi, che Salvini aveva conquistato in virtù della sua posizione di vicepremier nel governo giallo-verde e della popolarità della politica dei porti chiusi.

In casa leghista la spiegazione che si preferisce invocare è un'altra: la perdita di consensi sarebbe dovuta alla generosità di Salvini, che […] fece la scelta autolesionista di sostenere il governo Draghi […].

 

Questa spiegazione […] è incompatibile con i dati: il travaso di voti dalla Lega a Fratelli d'Italia è iniziato ben prima dell'ingresso nel governo Draghi […] Dunque, come sono andate le cose?

 

matteo salvini e umberto bossi matteo salvini e umberto bossi

Una spiegazione alternativa la fornisce […] Umberto Bossi […] ben tre anni fa (inizio 2020), appena sei mesi dopo il passo falso del Papeete. Allora la Lega di Salvini veleggiava ancora sopra il 30%, seguita a grande distanza dal Pd (21%), dai Cinque Stelle (14%) e dal partito di Giorgia Meloni (12%). […] Bossi […] avvertiva Salvini: «Altro che prima gli italiani. Per quello basta e avanza la destra nazionalista. Ora spero sia chiaro: se trasferisci la Lega al Sud, poi diventa più difficile chiedere il voto alla Lombardia, al Veneto e all'Emilia».

 

Nella medesima intervista si chiedeva: «La Lega fa ancora gli interessi del Nord, sì o no? Basta fare due conti: più della metà degli elettori italiani vive sopra il Po. Se perdiamo questi è finita». […] una discussione interna alla Lega? […] «Guai se non succedesse. La base del Nord è in fermento. Bisogna che qualcuno trovi il coraggio di darle voce, perché altrimenti se ne andranno via in tanti». E aggiungeva: «Su di me possono contare».

 

LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI

Non so se la diagnosi di Bossi fosse corretta […] Quel che però mi pare difficilmente contestabile è che il consiglio di aprire una discussione interna fosse un consiglio saggio. […] è molto […] difficile comprendere la caparbietà con cui tuttora, a dispetto della debâcle elettorale, il leader della Lega osteggia l'emergere di un vero confronto interno. Può darsi che evitare di aprire una grande discussione sulla linea politica conservi a Salvini il controllo della sua creatura. Ma è lecito domandargli se, per questa via, sarà mai possibile recuperare il sostegno di quanti l'hanno abbandonata.

bossi salvini maroni bossi salvini maroni

 

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