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Dibba, il cui ultimo post su Instagram risale al 4 febbraio, ha parlato al telefono con Grillo, per spiegargli le ragioni del suo auto-esilio (romano) e del non voler partecipare alla campagna elettorale. È convinto che alle Europee il M5S andrà a sbattere, e non vuole abboccare ai richiami di Di Maio, che gli ha detto ''abbiamo bisogno di tutti, vieni anche tu a combattere''.
Ovviamente è anche rimasto male per l'accoglienza ricevuta. Sperava in una rentrée trionfale dal Centramerica, invece ha solo messo la faccia su qualche batosta regionale, lasciando sui social qualche foto dalle piste, un bizzarro viaggio a Strasburgo e la figuraccia della claque da Floris.
LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO
Beppone ha risposto serafico: caro Alessandro, la nostra rivincita passa per una sconfitta sonora il 26 maggio. Una frase solo apparentemente inaspettata, visto che il Movimento è totalmente spaccato tra due triumvirati. Da una parte Di Maio, Casaleggio e Casalino. Dall'altra Grillo, Di Battista e Fico, che ogni giorno sbrodola dichiarazioni su tutto, dalla Via della Seta alle Fosse Ardeatine, dai carcerati ai David di Donatello, da Giulio Regeni ad Aldo Moro (solo per citare i temi toccati questa settimana), ma ci fosse una volta che interviene nelle faccende del M5S, nella battaglia per le elezioni, o che stanno a cuore al trio ''nemico''.
ROBERTO FICO - GIULIA SARTI - LUIGI DI MAIO
Questa volta Grillo non dovrà prendere il Maalox davanti ai risultati deludenti dell'Europarlamento: tornare all'opposizione è il primo passo per tornare alle origini del Movimento, e ai temi di cui scrive ogni giorno sul blog (nell'indifferenza generale), come ambiente, intelligenza artificiale, tecnologia e teorie distopiche sul futuro dell'umanità. Altro che Tav e legittima difesa.
Ma Luigino, Rocco e Davide non si scompongono, perché sanno di avere in tasca un vantaggio notevole. Volete la caduta del governo? Volete che il M5s stacchi la spina? Dovete solo chiederlo. Solo che poi Beppe non potrebbe più fare i tour come e quando gli pare ma dovrebbe tornare a battere le piazze, a scrivere cose sensate (ma ci vorrebbe Casaleggio senior), a fare il domatore di correnti interne.
Dibba dovrebbe stracciare il biglietto per l'India e rimettersi in sella sullo scooterone con cui girò l'Italia distribuendo sogni e selfie con carampane infojate. Fico dovrebbe scendere dall'amata auto blu e tornare sull'autobus, che ha preso solo il primo giorno, e dire addio ai benefit da capogiro garantiti dalla presidenza della Camera.
beppe grillo con roberto fico e virginia raggi
Lo stesso discorso vale, in piccolo, per le decine di peones al secondo mandato che in caso di urne anticipate vedrebbero la fine della loro carriera politica, proprio ora che hanno eliminato ogni requisito di trasparenza, chiuso il sito dei rendiconti, e possono spendere lo stipendio (5mila netti più 10mila per spese e collaboratori) un po' come gli pare.
Ma per Grillo il percorso è chiaro:
1. crollo alle Europee;
2. caduta della Raggi;
3. 5 Stelle fuori dal governo.
Se del primo punto si parla da tempo, è il secondo a essere diventato di attualità nelle ultime settimane. L'arresto di De Vito e l'indagine (archiviata) su Frongia sono i segnali che Pignatone, dopo essere stato sbugiardato su Mafia Capitale, prima di lasciare la procura di Roma, intende tirare fuori ogni malefatta del Campidoglio, anche la più insignificante.
E il potere romano, o quello che ne rimane, punta sull'implosione dei grillini, convinti che il prossimo giro sarà in mano a Salvini e che il Capitone sia molto più facile da avvicinare e trattare di quel gruppetto di scappati di casa che occupa il Comune da quasi tre anni.
quando di battista raggi taverna di maio lombardi frongia e de vito chiedevano il carcere per marino con le arance in campidoglio
Salvini, da parte sua, non vuole essere quello che fa cadere il governo dopo le Europee, e anche lui punta sul percorso immaginato da Grillo. Continua a ribadire di non aver più bisogno del centrodestra, ma quando arriverà la resa dei conti e Grillo spingerà i suoi a staccare la spina, dovrà trovare un modo per allearsi con Silvio e la Meloni…
MARCELLO DE VITO E BEPPE GRILLO salvini di maio MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MARCELLO DE VITO E VIRGINIA RAGGI