DAGOREPORT - L’EURO-GRUPPO SOVRANISTA DI SALVINI FA RIDERE BRUXELLES - IL CAPOGRUPPO DEL PPE MANFRED WEBER BOCCIA BERLUSCONI COME TRAGHETTATORE DELLA LEGA VERSO IL PPE.  ALLA MERKEL: IL CAV NON CONTA PIÙ NULLA - LA DEBOLEZZA DEL FU SIRE DI “HARDCORE”, RIDOTTO A MANDARE MESSAGGI IN GLORIA DI SALVINI ATTRAVERSO LA SUA BADANTE MARTA FASCINA (SU CUI CI SONO LE IMPRONTE DI LICIA RONZULLI). DI FRONTE A QUESTO SPAPPOLAMENTO DI FOR∑A ITALIA, GIANNI LETTA È FURIOSO: IL SUO PIANO E' SALTATO…

- -

 

-

Condividi questo articolo


salvini orban salvini orban

Dagoreport

 

L'Euro-piano di Salvini sta agitando le teste d'uovo a Bruxelles. Il leghista ha più volte dichiarato di voler costruire un nuovo gruppo al Parlamento Ue con dentro "le destre": cioè grande parte di "Identità e Democrazia" (l'attuale contenitore sovranista di cui fa parte la Lega) senza gli estremisti tedeschi di Afd; il gruppo dei conservatori di Ecr guidato da Giorgia Meloni; pezzi "scissionisti" del Ppe.

matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 4 matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 4

 

Il "Capitone" è convinto che il Partito popolare europeo, ora che la Merkel sta per andare in pensione, viva la sua parabola discendente e dunque sia troppo debole (vedi il conflitto con Orban prima e la Polonia poi), per esercitare influenza e controllo.

 

merkel con manfred weber merkel con manfred weber

E anche il potere pesante di rilasciare patenti di "agibilità politica". E' questa la ragione per cui Salvini si è sempre opposto ai piani di Berlusconi e Giorgetti che sognano, ormai da anni, di "ripulirlo" e consegnarlo al salotto buono del Ppe.

 

ANGELA MERKEL SILVIO BERLUSCONI ANGELA MERKEL SILVIO BERLUSCONI

A questo proposito il presidente del gruppo, Manfred Weber, ha voluto consegnare ad Angela Merkel le sue perplessità sul ruolo di Berlusconi come traghettatore della Lega verso i popolari europei. Weber ha fatto notare che il Cav si ritrova un partito spappolato, balcanizzato e in crisi di consensi (tra il 6 e l'8% nella migliore delle ipotesi).

 

LA FOTO DI GRUPPO LEGA FORZA ITALIA A CASA DI BERLUSCONI LA FOTO DI GRUPPO LEGA FORZA ITALIA A CASA DI BERLUSCONI

Se anche riuscisse nell'impresa di portarsi dietro un partito del 20% come la Lega, Berlusconi si ritroverebbe a dover fare i conti con pezzi del Carroccio profondamente euroscettici. La poderosa sintesi del discorso di Weber è stata: il Cav non conta più nulla e non ci serve. E la Merkel, senza fare un plissé, ha preso atto.

giancarlo giorgetti e matteo salvini 2 giancarlo giorgetti e matteo salvini 2

 

D'altronde la debolezza del fu Sire di “Hardcore” si manifesta ogni giorno con sempre maggiore chiarezza. Ha spinto la sua badante, la bionda Marta Fascina, a intervenire nella chat degli onorevoli di Forza Italia a favore di Salvini e contro Brunetta. Il messaggio, rivelato da Dagospia, ha fatto sghignazzare il Parlamento: era chiaro a tutti che fosse "per conto terzi".

SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA

 

E i più smaliziati hanno riconosciuto nelle parole della Fascina addirittura le impronte di Licia Ronzulli, grande amica di Salvini. A quel punto è stata inequivocabile la decadenza, anche mentale, di Berlusconi: si fa rappresentare da Marta Fascina con le parole della Ronzulli.

 

gianni letta silvio berlusconi gianni letta silvio berlusconi

Davanti a questo sfacelo politico, Gianni Letta è furioso quanto inerme. Aveva immaginato Silvio Berlusconi candidato di bandiera del centrodestra al Quirinale, "legittimato" da un paio di votazioni a vuoto e finalmente pronto per sedersi al tavolo con il nipote, Enrico Letta, per la scelta del nuovo presidente della Repubblica. Ma gli smottamenti interni al partito e nella coalizione stanno mandando in frantumi il suo piano…

gianni enrico letta gianni enrico letta messaggio di marta fascina sulla chat dei deputati di forza italia messaggio di marta fascina sulla chat dei deputati di forza italia

mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini STAY HUNGARY, STAY FOOLISH - SALVINI E ORBAN BY CARLI STAY HUNGARY, STAY FOOLISH - SALVINI E ORBAN BY CARLI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?