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(ANSA) - Sembrano ormai sempre più probabili le dimissioni del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, dopo le voci insistenti degli ultimi giorni, che consentirebbero di accorpare le prossime elezioni regionali con le politiche. Il presidente dell'Ars Gianfranco Miccicchè, al termine di una maratona notturna durante la quale è stato approvato il ddl sulle variazioni di bilancio, ha annunciato di avere convocato per domani alle 11 l'aula "per possibili comunicazioni del presidente della Regione".
Il termine ultimo previsto dalla legge per presentare le dimissioni in modo da consentire l'election day il 25 settembre prossimo scadrebbe infatti il 5 agosto. Musumeci, che ieri aveva ammesso di avere in corso una "riflessione su questa ipotesi", oggi sarà in visita istituzionale in tre comuni del palermitano.
Dal canto suo Miccichè, che da mesi si oppone alla ricandidatura del governatore uscente sostenuta invece dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, sempre ieri aveva dichiarato "Siamo pronti a individuare un candidato anche se si dovesse votare la settimana prossima".
La coalizione di centrodestra in questo momento è spaccata sul nome del candidato alla presidenza della Regione da opporre alla Dem Caterina Chinnici, designata in seguito al risultato delle primarie alle quali ha partecipato anche il M5s, e all'ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da mesi in campagna elettorale.
Il leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè sempre ieri aveva rilanciato il nome dell'ex ministro azzurro Stefania Prestigiacomo mentre il segretario regionale della Lega Nino Minardo aveva proposto la candidatura di un esponente del carroccio. La questione Sicilia, che ha evidenti refluenze anche sulle regionali nel Lazio e in Lombardia, doveva essere affrontata dai leader nazionali del centrodestra che però, fino ad ora, non hanno ancora trovato un accordo.
GIANFRANCO MICCICHE MATTEO SALVINI
nello musumeci. GIORGIA MELONI NELLO MUSUMECI